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Progetti futuri

Dopo lo sbarco in Borsa, IMD non si ferma: in vista 3 possibili acquisizioni

La società ha festeggiato il recente debutto in Borsa al Pianone: gli obiettivi individuati sono uno in Italia, uno negli Stati Uniti e uno in Cina

Bergamo. “Adesso bisogna correre. Molto di più di quanto abbiamo fatto finora. Lo dobbiamo agli investitori che hanno creduto in noi e nel nostro progetto industriale”.

Aniello Aliberti, presidente e Ceo del Gruppo IMD (realtà che opera nel settore della produzione e distribuzione di un’ampia gamma di sistemi di diagnostica a raggi-X), si è rivolto così ai collaboratori e agli amici (“con parecchi di loro, con cui lavoriamo da vent’anni e più, si sono creati rapporti che vanno oltre l’essere semplicemente clienti o fornitori”) che, martedì 11 luglio, hanno partecipato, al Pianone, alla cena durante la quale si è festeggiato il recentissimo sbarco in Borsa della holding di Grassobbio.

Nel riconfermare la volontà “di crescere per linee esterne”, Aliberti ha ribadito che i 5,42 milioni raccolti in fase di collocamento del 15% del capitale della holding (cui fanno capo tre società operative: Technix, che produce apparecchiature radiologiche complete, IMD Generators, che produce generatori di raggi X ed Intermedical, che ha una funzione commerciale) serviranno, unitamente a risorse di cassa, per operazioni di M&A.

Alcuni possibili obiettivi sono già stati individuati: “Abbiamo avviato contatti con i vertici di tre società: una italiana, una americana e una cinese. Tutte e tre operano nel nostro settore, ma in segmenti diversi da quelli che presidiamo. Subito dopo l’estate riapriremo i dossier. E non escludo che, già entro fine anno, possiamo concludere e ratificare la prima operazione di acquisizione”.

L’obiettivo del presidente Aliberti è uno: crescere; ampliando e arricchendo l’attuale portafoglio-prodotti. “Il nostro core business – spiega – è orientato al continuo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative nel campo medico, volte alla produzione di dispositivi mirate alla preservazione della salute”.

Oltre al rafforzamento del Gruppo, Aliberti punta a far sì “che IMD resti in provincia di Bergamo”. E, senza sbilanciarsi oltre, precisa i differenti plus che hanno i tre ‘oggetti del desiderio’ individuati: “Mentre le società italiana e cinese consentirebbero di ampliare sensibilmente l’offerta di nuovi prodotti radiologici, quella americana avrebbe il pregio di assumere un ruolo strategico nell’ambito della distribuzione, su un mercato molto vasto oltre che assai ricco”.

Il Gruppo di Grassobbio ha chiuso il 2022 con ricavi consolidati per 41,8 milioni, un Ebitda del 13,5% e un utile netto pari a 3,2 milioni. Il 70% circa del fatturato è stato frutto di vendite realizzate in vari Paesi europei: Germania, Belgio, Olanda e Francia in primis.

Fra le tre attuali società operative, quella più significativa è Technix Spa che, già nel 2021, registrò ricavi per 37,4 milioni, mettendo in evidenza un Ebitda pari a 5,1 milioni.

“Per fine anno – dichiara Aliberti – dovremmo arrivare a quota 43 milioni di volume d’affari consolidato”.

Ma è per l’esercizio che verrà, che il presidente nutre grandi aspettative: “Guardo con estrema fiducia al 2024. Sono sicuro che sarà l’anno in cui faremo un decisivo salto in avanti. Metteremo sul mercato nuove apparecchiature ad altissimo livello tecnologico. L’obiettivo è di creare valore, in termini di affidabilità e qualità, posizionandoci come player di riferimento, in grado di mettere a disposizione l’efficienza e il know-how sviluppato in circa quattro decenni di attività”.

Ciò significa che l’attuale forza-lavoro, che conta circa 140 addetti, è destinata a crescere? “Nell’immediato non penso – risponde Aliberti – a meno che non intercettiamo qualche interessante ingegnere elettronico. In linea di massima, la mia intenzione è di continuare a far crescere, in azienda, figure che lavorano al nostro fianco da svariati anni e che, anche per questo, rappresentano una seconda famiglia per me”.

‘Quasi parenti’, dunque, che non hanno fatto mancare grande vicinanza al loro patron, nel momento che ha preceduto il taglio della torta, esprimendogli “gratitudine e riconoscenza a chi ci ha portato fin qui”.

Ma come è arrivato alla decisione di quotare, sull’Euronext Growth Milan (EGM), il mercato della Borsa italiana dedicato alle PMI ad alto potenziale di crescita, la sua creatura?

“L’idea – ha rivelato Aliberti – è maturata durante il mio periodo confindustriale (dal 2017 al 2022, infatti, il presidente di IMD rivestì i ruoli di vicepresidente dell’associazione bergamasca oltre che di leader della Piccola industria dell’organizzazione, ndr). Ho iniziato a pensarci allora. Poi, la pandemia ha frenato un po’ i progetti. Che abbiamo ripreso e portato avanti qualche mese più avanti. Fino al 3 luglio scorso, quando ho avuto conferma della fatidica ammissione alla quotazione”, sancita venerdì quando Aliberti ha fatto suonare la campanella. “Ed è per questo – ha chiosato – che questa sera ho voluto qui con me il ‘mio’ presidente”. (Cioè, Stefano Scaglia, leader degli industriali bergamaschi associati alla territoriale orobica di Confindustria, nello stesso periodo, ndr).

Da inizio anno, IMD è la tredicesima realtà ammessa sul segmento EGM di Borsa italiana ed è la 194esima società attualmente quotata su questo mercato.

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