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A ranica

Giovani ricercatori da tutta Europa al Centro Daccò per studiare le malattie renali

Venerdì 7 luglio si conclude la summer school dedicata al progetto europeo TrainCKDis, un corso di dottorato della durata di 4 anni

Ranica. Si conclude venerdì 7 luglio al Centro di Ricerche cliniche per le malattie rare “Aldo e CeleDaccò” la summer school dedicata al progetto europeo TrainCKDis, un corso di dottorato della durata di 4 anni, alla fine del quale gli studenti ottengono il titolo di PhD (Philosophiae Doctor), che ha lo scopo di formare giovani ricercatori nell’ambito delle malattie renali croniche. Quindici dottorandi provenienti da diversi istituti in Europa – tra gli altri Université Paris Cité (Francia), Charité – Universitäts medizin Berlin e Universität Klinikum Freiburg (Germania), University of Zurich (Svizzera), Leiden University Medical Center (Paesi Bassi) – si sono dati appuntamento nella sede di Ranica dell’Istituto Mario Negri, partner italiano del progetto, per partecipare a una settimana di approfondimento e confronto su queste tematiche.

I reni svolgono un ruolo essenziale per la nostra vita, mantenendo in salute il nostro organismo. Tra le malattie più diffuse al mondo, la disfunzione renale colpisce circa 70 milioni di europei, che possono arrivare a un’insufficienza renale, che porta alla necessità di dialisi con una qualità di vita modesta e alti costi per la società europea. Il 13% della popolazione europea affetto da insufficienza renale rischia di aggravarsi e di dover ricorrere alla dialisi o nei casi più severi al trapianto di rene.

Le malattie renali sono al primo posto in Europa e nel mondo per numero di ammalati. Soffrono di reni il doppio delle persone che si ammalano di diabete e 20 volte di più di chi si ammala di cancro o di Aids. I problemi legati alla disfunzione del rene sono così importanti che uno studio recente promosso dalla Comunità europea colloca le malattie renali al secondo posto per importanza dopo le malattie mentali. La soluzione per gli ammalati di rene è ancora oggi la dialisi, quando la progressione della malattia non riesce a essere controllata, e poi il trapianto. C’è bisogno di studio e di molta ricerca per migliorare la qualità di vita di questi pazienti, anche perché in tutto il mondo solo la metà dei pazienti che necessitano di cure può averne accesso, soprattutto a causa dei costi delle terapie. Le stime dei pazienti non trattati variano da 2,5 a 5 milioni. Tuttavia, rispetto ad altre aree, gli investimenti nella ricerca sui reni sono molto inferiori, nonostante una maggiore diffusione della patologia che entro il 2040 diventerà la quinta causa di malattia al mondo.In Europa e in tutto il mondo si investe in ricerca sulle cause delle malattie renali e trattamenti innovativi 10 volte di meno di quanto si investe per la ricerca sui tumori.

Giovani ricercatori da tutta Europa al Centro Daccò per studiare le malattie renali

Pur considerando gli incoraggianti progressi, la ricerca si trova oggi di fronte a un nuovo ostacolo: la mancanza di ricercatori altamente qualificati con sufficiente esperienza nel campo delle malattie renali per guidare programmi innovativi. Il progetto TrainCKDissi è concretizzato grazie al programma Marie Skłodowska-Curie e vuole colmare questa lacuna grazie ad una formazione multidisciplinare e intersettoriale a livello europeo. “Siamo molto soddisfatti– commenta Ariela Benigni, segretario Scientifico dell’Istituto Mario Negri e co-leader del programma – di essere partner di questo innovativo programma europeo che rispecchia una delle mission dell’Istituto, che da sempre investe nella formazione come colonna portante della ricerca. Uno dei nostri obiettivi formativi è quello di stimolare l’interesse dei giovani nel lavoro in team dove figure professionali diverse collaborano per cercare soluzioni nuove alle sfide della ricerca. L’essere a contatto con figure professionali che hanno un differente bagaglio formativo è anche un esempio di quali nuove professioni possano emergere nell’ambito della ricerca e della salute pubblica”.

Giovani ricercatori da tutta Europa al Centro Daccò per studiare le malattie renali

Giovani ricercatori da tutta Europa al Centro Daccò per studiare le malattie renali

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