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Il 7 maggio la Marcia della Pace che unisce Bergamo e Brescia: ecco tutte le istruzioni

L’itinerario bergamasco è lungo 26,9 km e tocca 10 Comuni. Partenza dal Palacreberg e arrivo al ponte di Palazzolo sull'Oglio, con un grande evento finale al parco Metelli

Bergamo. Un momento di cammino e di incontro per condividere e diffondere una cultura di pace. In occasione di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023, il Coordinamento degli Enti locali per la Pace e i Diritti umani di Bergamo, il Coordinamento degli Enti locali per la Pace e la Cooperazione internazionale di Brescia, insieme alla Rete della Pace di Bergamo e alla Consulta per la Cooperazione e la Pace del Comune di Brescia, con il DESS Bg – Distretto di economia sociale e solidale bergamasco e il contributo di FIEB – Fondazione Istituti Educativi Bergamo, hanno organizzato per domenica 7 maggio 2023 la Marcia della Pace.

La marcia e l’evento finale

L’itinerario bergamasco, della lunghezza di 26,9 km con partenza da Bergamo (Palacreberg) e arrivo a Palazzolo sull’Oglio (Ponte Sara Giusi), collegherà 10 comuni della Provincia di Bergamo: oltre Bergamo, Gorle, Scanzorosciate, Torre dei roveri, Albano Sant’Alessandro, Brusaporto, Bagnatica, Costa di Mezzate, Bolgare, Telgate e, ovviamente, Palazzolo sull’Oglio.

L’itinerario bresciano sarà invece di una lunghezza pari a 23 km con partenza da Brescia, arrivo a Palazzolo sull’Oglio (Ponte Sara Giusi) e collegherà 10 comuni della Provincia di Brescia: oltre Brescia, la frazione Mandolossa, Gussago, Roncadelle, Castegnato, Ospitaletto, Cazzago San Martino, Rovato, Coccaglio, Cologne e ovviamente Palazzolo sull’Oglio.

Per entrambi gli itinerari c’è la possibilità di aggregarsi lungo il percorso dal comune in cui si preferisce partire.

Lungo gli itinerari saranno presenti agenti delle Polizie Locali, associazioni e Protezione Civile a garantire la buona riuscita della manifestazione. I cortei saranno inoltre seguiti da personale sanitario e verrà predisposto un servizio “scopa” in grado di andare in aiuto a persone eventualmente in difficoltà.

Lungo il percorso verranno allestiti dei punti acqua e indicazioni rispetto all’utilizzo di bagni.

Durante l’evento finale, presso il Parco Metelli di Palazzolo sull’Oglio dove i due cortei arriveranno indicativamente tra le 15 e le 16, si alterneranno diversi momenti di riflessione e musicali. Una grande festa collettiva alla quale parteciperanno: don Luigi Ciotti, fondatore dell’associazione Libera contro i soprusi delle mafie e don Fabio Corazzina, il sacerdote bresciano da anni in prima linea per la non violenza e l’inclusività; Cecilia Strada, ex Presidente di Emergency, oggi saggista e operatrice umanitaria; Martina Pignatti Morano, direttrice dei programmi di intervento per la Pace dell’associazione “Un ponte per”; Flavio Lotti, Coordinatore nazionale della Tavola della Pace.

Inoltre, si esibiranno I Mercanti di Liquori e la band bresciana Le Endrigo.

Per il rientro a Bergamo

Da Palazzolo è previsto un treno ogni ora (a xx.25). E’ necessario munirsi anticipatamente di biglietto perché la domenica nel comune di Palazzolo sono chiuse tutte le biglietterie e non sono presenti emettitrici automatiche.

Verranno messe a disposizione delle navette gratuite che partiranno da Palazzolo e andranno dirette a Bergamo al Palacreberg (non sono previste soste intermedie e non è garantita la possibilità a tutte le persone di utilizzare il servizio non prenotabile).

Segnaliamo che i pullman di linea non effettuano servizio la domenica.

Per i pullman privati e le automobili sono state predisposte aree parcheggio dedicate

Informazioni logistiche dettagliate: https://www.bergamobresciaincammino.it/logistica/

La partecipazione della carovana dei pacifici

In occasione della Marcia per la Pace del 7 maggio, più di 4.000 bambini e bambine, ragazzi e ragazze di tante scuole della Provincia di Bergamo parteciperanno con la loro “Carovana dei Pacifici”, organizzata con l’Associazione Centro Educazione alla Mondialità APS nella Rete della Pace di Bergamo.

Un’azione collettiva di partecipazione e ideale unione per portare più di 4mila coloratissimi personaggi in sagome di cartone realizzati dai bambini e dalle bambine come restituzione dei percorsi di riflessione, conoscenza, approfondimento e condivisione sul tema della pace, svolti nelle scuole bergamasche: IC Camozzi e IC Da Rosciate di Bergamo, l’IC di Alzano lombardo, classi della scuola di Gazzaniga, tutte le scuole di Scanzorosciate, Ranica e Villa di Serio, classi della scuola di Pradalunga, scuole di Albano Sant’Alessandro, tutte le scuole di Bagnatica, Brusaporto e Costa di Mezzate, scuole di Montello, scuole di Levate e di Predore e tutte le scuole del 1° Istituto Comprensivo di Palazzolo sull’Oglio.

L’appello alla Marcia della Pace 2023

1. Una marcia per incontrarsi: è necessario rimettere al centro la pratica dell’incontro nella promozione della pace. È un impegno di ogni soggetto, di ogni singolo e singola, quello di incontrare altri, di starci affianco e di camminare assieme, parlando e discutendo. Durante questa marcia si incontreranno diverse comunità, simbolicamente riunite sotto le due città capoluogo di provincia per affermare in modo forte che solo l’incontro può essere la base per costruire rapporti di pace.

2. Due partenze, un unico arrivo: partire da due punti geografici differenti per arrivare a un solo punto di arrivo. Partire da due punti di vista differenti, mirando a un punto d’incontro più che ad affermare le singole individualità. Non si tratta di compromessi, ma di cercare vie alternative per potersi incontrare in un punto differente, in una sintesi che sappia essere nuova ed inedita.

3. Cultura della pace: la pace non è un qualcosa che compare improvvisamente nella storia dei popoli, delle nazioni, delle comunità e delle persone. Sviluppare e promuovere una cultura di pace impone un lavoro puntuale sui tanti, diversi e complessi fenomeni in atto. Non c’è pace senza giustizia sociale e ambientale, senza un’accoglienza giusta basata sulla dignità della persona e sulla promozione dei diritti umani. Senza una via decisa verso il disarmo e contro ogni forma di violenza. Svuotare gli arsenali per riempire i granai!

4. Per un mondo equo e solidale: non ci può essere pace senza un’attenta revisione del nostro modello di sviluppo. L’emergenza ambientale, migratoria, sociale, energetica e sanitaria impongono a tutti e tutte una revisione attenta, sobria e responsabile degli stili di vita. Camminiamo insieme con la consapevolezza che lo sfruttamento intensivo delle risorse ambientali produce degrado sociale, povertà ed emarginazione ed è causa di conflitti ed alimenta la cultura di guerra.

5. Impegno delle capitali

Rilanciamo come impegno alle istituzioni del nostro paese di nominare ogni anno due città come Capitali

della Cultura di Pace, per continuare questo cammino di diffusione e contaminazione reciproca, passo passo.

“Se vuoi la pace prepara la Pace. Bergamo – Brescia 2023 in cammino” non è un semplice richiamo all’art.11 della nostra Costituzione ma ci impegniamo per mantenere sempre vivi, attuali e praticati diversi percorsi di pace.

Le iscrizioni alla Marcia della Pace sono ancora possibili su Eventbrite.

Le dichiarazioni

“Siamo a pochi giorni della marcia BgBsIncammino che ci ha visto impegnati nella sua organizzazione per circa un anno. Siamo convinti che uscire dalle proprie case, trovarsi fianco a fianco in questo cammino rappresenti il primo passo per costruire un processo di cambiamento culturale, sociale, economico verso società pacificate, dove tutte e tutti sono protagonisti nella costruzione di ponti e non di muri. Contribuire alla costruzione di un futuro migliore per tutti e tutte è un nostro dovere e un nostro interesse: se davvero vogliamo la pace dobbiamo essere disponibili a fare la nostra parte, partendo da noi, da quello che possiamo fare in prima persona. Il nostro impegno per la pace deve crescere innanzitutto nei luoghi dove viviamo tutti i giorni, nelle scuole, nei posti di lavoro e nelle nostre città. E’ nelle nostre città che deve cominciare il rispetto dei diritti umani e la nostra responsabilità di costruttori della pace. Poi, certo, molti problemi sono fuori dalla nostra portata. Per questo credo che l’Italia e l’Europa debbano essere pienamente consapevoli delle sfide che ci investono e alimentare una politica di pace e fratellanza, coerente con il progetto iscritto nella nostra Costituzione e nelle carte fondamentali dell’Europa e delle Nazioni Unite. Compito nostro è ricordarglielo”, dichiara Marzia Marchesi, assessora alla Pace del Comune di Bergamo e Presidente del Coordinamento Provinciale Bergamasco Enti locali per la Pace.

“Domenica 7 maggio, percorreremo 27 chilometri, da Bergamo a Palazzolo. Un bel percorso costruito con la collaborazione dei Comuni che vengono attraversati e che ci permetterà anche di conoscere e apprezzare le bellezze del nostro territorio. Fino a Palazzolo dove incontreremo l’altra metà del percorso, quello bresciano, in una sorta di abbraccio dove il confine diventa dialogo, scambio e condivisione. Uno sforzo comune per dire no all’orrore della guerra, in Ucraina e nelle altre parti del mondo dove sono in corso conflitti”, sono le parole di Romina Russo, consigliera Provincia di Bergamo delegata alla cultura, pari opportunità e servizi sociali.

“Una marcia della pace che vedrà due cortei distinti, provenienti dalle due capitali della cultura 2023, riunirsi in un abbraccio solidale sul ponte Sara Giusi di Palazzolo sull’Oglio, segno tangibile della volontà di condividere e diffondere una cultura di pace. Si confluirà poi insieme nel Parco Fluviale “Metelli” ad assistere all’evento “Parole & Musica”: un raduno festoso, con ospiti d’eccezione, figure istituzionali e gruppi musicali. Una giornata che si pone l’obiettivo di essere uno stimolo, uno sprone per rimetterci in cammino, gli uni a fianco degli altri, coinvolgendo “in primis” le giovani generazioni”, dice Nicoletta Palazzi, assessora alla Cultura, Comunicazione e Trasparenza Comune di Villa di Serio.

“Il comitato organizzatore, a Bergamo come a Brescia, si è da subito posto come obiettivo quello di “parlare” anche ai giovani. Per questo il gruppo di lavoro dedicato alle scuole ha lavorato fin da subito per organizzare proposte e iniziative, che in parte sono state offerte gratuitamente alle scuole, durante questo anno scolastico. Vogliamo ringraziare dirigenti, insegnanti, i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze che si sono fatti/e coinvolgere in questo percorso. Una buona partecipazione è stata registrata anche in risposta ai due contest ideati per l’occasione: il concorso per la realizzazione dei due striscioni che apriranno i due bracci della marcia (quello bergamasco e quello bresciano) e il concorso “#TELOSPIEGOIO” in cui i ragazzi ci raccontano che cosa significa per loro la parola Pace. Un altro grande progetto è quello dei “pacifici”, che porterà lungo il percorso centinaia e centinaia di sagome pacifiche portatrici di messaggi di pace, create dalle scuole di Bergamo e provincia”, dice Barbara Ghisletti, assessora all’Istruzione, Servizi all’Infanzia, Politiche Educative, Partecipazione Comune di Scanzorosciate.

“L’dea di portare La Carovana dei Pacifici all’interno della Marcia della Pace è stata da subito interpretata come la possibilità di rendere visibili i pensieri e le azioni di pace dei bambini e delle bambine, così come dei ragazzi e delle ragazze che frequentano le scuole del territorio. Sono state coinvolte scuole di ogni ordine e grado, centri di aggregazione, oratori, ludoteche, circoli, in un’azione collettiva di partecipazione e realizzazione di 4mila coloratissimi personaggi in sagome di cartone che portano la scritta “Io sono pacifico quando…” che rappresentano la restituzione dei percorsi svolti nelle scuole bergamasche”, dichiara Nadia Savoldelli, presidente dell’Associazione Centro Educazione alla Mondialità APS.

“La rete per la pace e il disarmo di Bergamo ha promosso e si è impegnata perché questo evento fosse realizzato. Siamo contenti e contente che, anche attraverso questa marcia, i valori della pace e del disarmo possano attraversare le strade della nostra provincia, anche grazie ai tanti momenti di incontro, di laboratorio e di dibattito che hanno preceduto questo evento. Ad oggi hanno aderito oltre 120 associazioni, di cui la metà della provincia di Bergamo. Questo ci dimostra che nonostante la guerra non sia più sulle prime pagine dei giornali, nelle associazioni con i loro aderenti la sensibilità non è calata e anzi tutt’ora si sente il forte bisogno di Pace”, dicono Aldo Lazzari e Francesco Chiesa della Rete per la Pace Bergamo.

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