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La nomina

Osservatorio permanente sulla violenza di genere: c’è anche Anna Lorenzetti, docente all’Università di Bergamo

Attivato presso il Ministero della Giustizia, per monitorare l'efficacia delle recenti leggi in materia di violenza di genere e domestica e delle prassi giudiziarie: "L'ateneo bergamasco da decenni lavora sul tema e, primo in Italia, nel 2019 ha avviato un corso curricolare dedicato"

La professoressa dell’Università degli Studi di Bergamo Anna Lorenzetti, docente di Diritto Costituzionale, è stata chiamata a fare parte dell’Osservatorio permanente sulla violenza di genere, attivato presso il Ministero della Giustizia, per monitorare l’efficacia delle recenti leggi in materia di violenza di genere e domestica e delle prassi giudiziarie.

Si tratta di un prestigioso incarico che la vede affiancata a importanti magistrati che sul tema tanto hanno lavorato (come Fabio Roia, Francesco Menditto, Maria Monteleone), ad avvocati che hanno segnato la storia sul tema (come Teresa Manente), oltre a docenti universitari. All’Osservatorio, coordinato dalla magistrata Francesca Covelli, partecipano anche due giornaliste Raffaella Calandra (Sole24 ore) e Barbara Stefanelli (Corriere della Sera), testimoniando l’importanza che si vuole riconoscere al “come” si comunica la violenza di genere sulla stampa, così da mantenere sempre vigile l’attenzione sul punto.

Attraverso un certosino lavoro di mappatura e coordinamento, l’opera dell’Osservatorio intende dunque porsi quale stabile cabina di regia delle pratiche giudiziarie sulla violenza di genere, con l’obiettivo di valutare l’adeguatezza della risposta dello Stato a un fenomeno di drammatica attualità, anche al fine di proporre modifiche normative o proposte organizzative in grado di colmare eventuali lacune.

Una nomina di grande valore sul piano scientifico e personale, come sottolinea la professoressa: “Al di là del riconoscimento che questa nomina rappresenta sul piano scientifico e personale, mi sembra importante sottolinearne l’importanza per l’Ateneo bergamasco che da decenni lavora sul tema e che, primo in Italia, ha attivato dal 2019 un corso curricolare sulla violenza di genere”.

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