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Verso il voto

Politiche 2022, il Pd apre la campagna elettorale a Bergamo: “Siamo gli unici credibili e responsabili” fotogallery

Tra i presenti anche il sindaco Gori: "Dobbiamo dare un voto che consente al Paese di restare nella parte democratica del mondo, nell'Europa dei popoli"

Il Partito Democratico di Bergamo ha ufficialmente aperto la campagna elettorale in vista del voto del 25 settembre. Venerdì 2 settembre al Polaresco si sono dati appuntamento militanti e simpatizzanti per la presentazione dei candidati della lista ‘Partito Democratico – Italia Democratica e progressista’, che comprende, oltre al PD, +Europa, Impegno Civico e Sinistra Italiana-Verdi.

“Essere qui così numerosi è la partenza migliore – ha detto il segretario Davide Casati, aprendo la serata dal palco, di fronte ad una platea di oltre 200 persone – . ‘Scegli’ è lo slogan della nostra campagna, e restituisce tutto il senso della grande responsabilità che abbiamo davanti a questa chiamata alle urne. La prima scelta è di andare a votare, e poi dobbiamo scegliere bene chi votare, tenendo a mente che c’è in ballo una scelta netta tra due visioni opposte di futuro”.

“Dobbiamo dare un voto che consente al Paese di restare nella parte democratica del mondo, nell’Europa dei popoli” gli ha fatto eco il sindaco di Bergamo Giorgio Gori. Il primo cittadino, ricordando il ruolo cruciale giocato dal PD “che ha tenuto a galla il Paese durante la pandemia, al Governo e nei territori”, ha affermato con chiarezza che “solo il voto alla coalizione di centrosinistra consente di fermare la corsa delle destre”.

Tanti gli interventi che si sono susseguiti nel corso della serata, che ha visto coinvolti tutti i livelli istituzionali del partito. Il presidente della provincia di Bergamo Pasquale Gandolfi ha sottolineando “l’importanza della dimensione locale e la sfida di valorizzare gli amministratori all’interno del partito”.

Il parlamentare europeo Brando Benifei ha evidenziato quanto sia fondamentale puntare sui giovani, “che non sono solo il futuro ma anche il presente” e, citando David Sassoli, ha detto: “Nessun destino è già scritto, quindi andiamo a vincere queste elezioni”.

I parlamentari uscenti Antonio Misiani ed Elena Carnevali – il primo candidato nel collegio uninominale del Senato mentre la seconda sarà quarta al proporzionale, entrambi a Milano – hanno sottolineato il ruolo del PD come “l’unica forza politica credibile e responsabile, che ha scelto da che parte stare. Il PD è il partito della Costituzione, che è figlia della resistenza e dell’antifascismo e che le destre vogliono stravolgere”.

Durante la serata sono stati invitati sul palco alcuni volontari in rappresentanza della schiera di militanti che quest’estate hanno animato le Feste dell’unità in provincia: “Vogliamo dirvi grazie – ha detto Casati – perché siete la forza e l’anima del nostro partito, un capitale umano dal valore inestimabile”.

La serata è proseguita con la presentazione dei singoli candidati, ciascuno dei quali ha portato una “pillola” del programma elettorale. Per quanto riguarda i candidati ai seggi uninominali, Giacomo Angeloni (assessore all’innovazione del Comune di Bergamo) è intervento sul diritto alla digitalizzazione, Valentina Ceruti (vicesindaca di Villa d’Almè) sull’importanza dell’efficienza degli enti locali, Gabriele Giudici sul diritto allo studio, mentre Cristina Tedaldi (Sindaca di Leno) ha parlato del ruolo dei territori.

Poi è stata la volta delle candidature al plurinominale: Leyla Ciagà, parlamentare uscente, ha messo l’accento sull’importanza della transizione ecologica, Marco Bresciani sulla giustizia e certezza delle pene, Stefania Bonaldi, già sindaca di Crema, ha evidenziato la centralità della sanità pubblica nel programma del PD mentre il capolista Vinicio Peluffo ha concluso invitando tutti i presenti a spiegare i temi e le proposte del PD “perché un’Italia Democratica e progressista è possibile e noi vogliamo costruirla”.

La chiusura della serata è stata affidata a Debora Serracchiani, capogruppo del PD alla Camera che ha sottolineato come e “il programma del PD dia l’unico scritto come una manovra di bilancio: consono le proposte e le coperture economiche per attuarle, perché noi siamo abituati a ragionare così, come chi è abituato a governare, con idee chiare e principi non negoziabili”.

“Queste sono le elezioni più importanti del secondo dopoguerra – ha aggiunto-. Perché dall’altra parte abbiamo la destra vera, non il centrodestra. L’esito di queste elezioni potrebbe minare le nostre istituzioni, in un momento in cui serve stabilità per attuare il PNRR e non uscire dall’Europa. Perché se mettessimo a rischio i 200 miliardi del PNRR o  dovessimo uscire dall’Europa, saremmo finiti”

“Gli italiani – ha concluso – dovrebbero avere paura di certe proposte politiche. Dobbiamo renderli consapevoli del rischio che il nostro Paese sta correndo, affinché non siano tentati di votare qualcuno per ‘provare’ ma si rendano conto dell’importanza e del peso di ogni singolo voto”.

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