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Ordine pubblico

Ghisalba, ordinanza antibivacco davanti alla chiesa parrocchiale e alla zona del Sacro Cuore

Nel paese delle bassa bergamasca è vietato "bivaccare, sedersi, sdraiarsi e fermarsi per consumare alimenti e/o bevande" nelle zone delle chiese e nelle aree attinenti come sagrato, scalinate, parcheggi e giardini

Ghisalba. Il parroco di Ghisalba, don Francesco Mangili, un mese fa, ha scritto al sindaco Gianluigi Conti ricordando la necessità di tutelare le chiese del paese. Il sindaco, settimana scorsa, ha firmato un’ordinanza “per poter assicurare ai cittadini la libera fruizione dei luoghi di culto, dei beni artistici e culturali nonché degli spazi pubblici adiacenti agli stessi”.

Nel paese della pianura bergamasca, dal 12 agosto scorso, nelle aree adiacenti la chiesa di San Lorenzo, la chiesa del Sacro Cuore, e le aree attinenti come sagrato, scalinate, parcheggi e giardini è vietato “bivaccare, sedersi, sdraiarsi e fermarsi per consumare alimenti e/o bevande”.

Inoltre è vietato “accedere al Pronao con biciclette/motorini e veicoli dotati di motore termico o elettrico”.
L’ordinanza 22/2022 (leggi qui) del primo cittadino, valida sino al prossimo 31 dicembre con possibilità di rinnovo, è “finalizzata ad assicurare l’uso pubblico e la tutela dei luoghi di culto da attività e comportamenti degenerativi, lesivi del bene della sicurezza e del decoro urbano”.

Il provvedimento segue la “richiesta di azione a tutela del patrimonio artistico e culturale della Chiesa Prepositurale Plebana di San Lorenzo Levita e Martire e della Chiesa del Sacro Cuore e delle aree che circondano questi due beni di valore religioso, storico, artistico e culturale, avanzata dal Rev. Parroco in data 6.07.2022, prot. 6411”.

Numerose sono state le “segnalazioni anche da parte dei cittadini relative alla sosta e allo stazionamento in orari diurni e notturni, sia sotto il Pronao della Chiesa, sulle scalinate, sul sagrato e negli spazi immediatamente adiacenti, di gruppi di persone dediti a comportamenti incivili, con imbrattamenti di facciate e colonne, schiamazzi, disturbo della quiete pubblica, anche durante le funzioni religiose, consumo di alimenti e bevande, atti di vandalismo e accesso al Pronao con motorini – biciclette – monopattini e ogni altro tipo di veicolo”.

Il sindaco ricorda che “la funzione assunta dal sagrato, originariamente addirittura parte integrante degli edifici di culto, in epoca contemporanea si è consolidata nel senso della destinazione all’accoglienza dei fedeli, mentre la scalinata costituisce la cerniera tra l’accesso alla chiesa e lo spazio pubblico comune, e che, pertanto, a cominciare da tali spazi, di particolare valore culturale e religioso ed al contempo particolarmente vulnerabili, occorre assicurare, mediante le opportune graduate limitazioni, comportamenti pienamente rispettosi delle funzioni cui detti spazi sono destinati”.

L’ordinanza annuncia che “verrà apprestata e collocata nei siti in questione idonea cartellonistica, esplicitante il divieto e le sanzioni previste per i contravventori”.

Per chi viola il provvedimento “applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 25 fino a 500 euro, con pagamento in misura ridotta pari a 50 euro”.

Sono consentite solo “le soste collegate ad attività religiose ed istituzionali o a manifestazioni ed eventi costituenti forme di aggregazione o di animazione organizzate ed autorizzata”.

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