Bergamo. Un nuovo stop nell’iter dell’ex caserma Montelungo-Colleoni, destinata a diventare un open campus dell’ateneo bergamasco.
Il Cda dell’Università di martedì – durato ben sei ore – che avrebbe dovuto approvare l’atto integrativo all’accordo di programma, si è concluso invece con un altro rallentamento. Solo un mese fa il Collegio di Vigilanza tra Università, Cassa Depositi e Prestiti e Comune di Bergamo aveva sbloccato alcuni vincoli tecnico-amministrativi relativi al parere di congruità dell’Agenzia del Demanio.
È proprio su questo tema che durante la seduta di martedì l’Ateneo ha imposto un ulteriore freno chiedendo un nuovo parere di congruità al Demanio. A quanto sembra, la richiesta ruoterebbe attorno ai conti dell’Università.
Fin dalla sua elezione ad ottobre il rettore Sergio Cavalieri ha dimostrato di tenere al progetto Montelungo, e la necessità di un ulteriore passaggio sull’ex caserma conferma la volontà di non sbagliare nulla su un progetto così importante. Ma questo allungherà inevitabilmente i tempi. L’apertura del cantiere, stimata per l’inizio del 2023 e con previsione di fine entro il 2025, rischia di essere posticipato ancora di mesi. Tutto dipenderà dalle tempistiche d’arrivo del parere del Demanio.
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