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Per famiglie più deboli

La Giunta della Regione Lombardia abolisce il superticket sanitario

L'abolizione scatterà in Lombardia dal 1° marzo prossimo: "Siamo la prima Regione in assoluto a prevederne l’azzeramento, sei mesi in anticipo rispetto a quanto previsto a livello nazionale”

La Giunta della Regione Lombardia ha approvato lunedì l’abolizione del superticket sanitario, un provvedimento previsto già nell’estate scorsa e annunciato a dicembre, durante la trattazione del Bilancio di previsione. L’abolizione scatterà in Lombardia dal 1° marzo prossimo: “Siamo la prima Regione in assoluto a prevederne l’azzeramento, sei mesi in anticipo rispetto a quanto previsto a livello nazionale” ha detto l’assessore al Welfare del Pirellone, Giulio Gallera.

“Un’altra promessa mantenuta grazie all’approvazione dell’abolizione del superticket sanitario – commenta il consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, il bergamasco Giovanni Malanchini -. Si tratta di un provvedimento che interessa i lombardi che si trovano in condizioni di debolezza economica e le esenzioni verranno calcolate basandosi su un reddito medio basso e la presenza in famiglia di minori o persone disabili”.

“A dicembre – prosegue Malanchini – , nell’ambito dell’approvazione del bilancio di previsione, avevamo previsto l’abolizione del superticket e oggi diamo seguito a quanto annunciato. Ancora una volta la Lombardia, regione virtuosa, dà una mano ai cittadini più bisognosi, per garantire cure e prestazioni di qualità a tutti”.

La giunta lombarda anticipa così la decisione del Governo che entrerà in vigore dal primo settembre prossimo e riguarderà i 10 euro richiesti oltre i costi del servizio sanitario.

Sottolinea il presidente della terza commissione Emanuele Monti: “L’intervento va ad incidere sui nuclei familiari tra i 18mila e i 30mila euro con almeno un minore presente nel nucleo, per un totale di circa 315mila nuovi esenti. Quindi i nuclei con reddito tra i 30mila e i 70mila euro, con almeno due minori nel nucleo, per circa 260mila nuovi esenti. Infine, i nuclei familiari con reddito fino a 90mila euro con la presenza di una persona affetta da una delle seguenti esenzioni di invalidità: G01, G02, L01, L02, S01, S02, C01, C02, C03, C04, C05, C06. Per quest’ultima categoria, sono previsti circa 50.000 nuovi esenti”.

 

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