Per la tradizionale festa di Pontida, dall’8 al 18 agosto, i militanti leghisti dell’Isola e della Val San Martino avevano preparato una maglietta goliardica che ironizzasse sull’inchiesta della procura di Milano riguardo i presunti fondi illeciti arrivati dalla Russia.
Sfondo ovviamente verde, l’Alberto da Giussano e la scritta in cirillico “Festa di Pontida” in bianco: un’idea originale che, però, si è inceppata sul più bello perchè i promotori non hanno fatto i conti con uno scherzetto del non sempre affidabile traduttore automatico di Google che nell’elaborazione della richiesta ha riportato una frase più simile a “Partito di Pontida”.
Un inconveniente fatto notare da alcune persone vicine al Carroccio che padroneggiano la lingua russa e che hanno costretto i militanti al passo indietro: il primo stock di magliette finirà in uno scantinato e presto verrà stampata la versione corretta.
Da “партия понтиды” si passerà a “ПРАЗДНИК ПОНТИДЫ”.
E chissà che in questa nuova versione, quella giusta, la maglietta non possa finire anche sulle spalle del vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini che a Pontida sperano di poter abbracciare in una delle serate finali della festa, magari quella del 16 agosto: per ora solo un’ipotesi e nessuna certezza.
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