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L'iniziativa

Rischio illiquidità per il mercato dell’equity crowdfunding? Opstart lancia 2 iniziative

Opstart lancia il sito crowdtrading.it e offrirà la possibilità di sottoscrivere quote usufruendo del Regime alternativo di intestazione.

La liquidità di uno strumento finanziario consiste nella sua capacità a trasformarsi prontamente in moneta. Essa dipende in primo luogo dall’esistenza di un mercato in cui il titolo può essere trattato e dalle caratteristiche di questo mercato. Gli strumenti finanziari emessi dalle start-up innovative che possono essere sottoscritti tramite i portali di equity crowdfunding non possono, per legge, essere negoziati nei mercati organizzati per il periodo in cui la società può essere considerata una start-up innovativa. Pertanto, chi compra tali strumenti deve essere consapevole del fatto che, accanto al rischio di perdita dell’intero capitale investito, vi è anche il rischio di “illiquidità” collegato sia al divieto per un primo periodo di essere scambiati su mercati organizzati e sia al fatto che – ad oggi – non esiste un c.d. “mercato secondario” sul quale è possibile effettuare gli scambi una volta che gli strumenti sono stati sottoscritti. Resta ferma la possibilità di effettuare la compravendita fra privati, nel rispetto delle norme stabilite per i singoli casi, sostenendo i relativi costi.

Crowdtrading.it

Alla luce di tale scenario, Opstart ha mosso un primo passo pubblicando durante l’estate www.crowdtrading.it un sito di “annunci” per acquistare o vendere quote di società che hanno raccolto fondi attraverso campagne di equity crowdfunding. Attualmente, il servizio è ancora in versione demo e consente solo di visualizzare le campagne che dal 2014 hanno raccolto con successo su tutte le piattaforme di equity crowdfunding italiane. L’obiettivo nei prossimi mesi è di implementare 2 tipi di servizi, che verranno resi disponibili gratuitamente agli investitori e alle società: gli investitori potranno infatti pubblicare annunci sulla pagina ospitata da Crowdtrading di una società che abbia concluso con successo una campagna di equity crowdfunding per manifestare la propria intenzione di acquistare o vendere quote. Le modalità con cui gli annunci saranno pubblicati è ancora in fase di definizione e saranno comunque conformi alle direttive di Consob e, più in generale, alle norme sulla sollecitazione del pubblico risparmio. Per quanto riguarda le imprese, Crowdtrading consentirà alle società che hanno raccolto fondi tramite equity crowdfunding, di aggiornare una pagina aziendale esclusiva, di guardare gli annunci inseriti dagli investitori e, nell’apposita sezione “Investor relations”, di allegare informative e presentazioni aggiornate per garantire l’attualità delle informazioni.

L’iniziativa è stata plaudita come un primo passo, ancorché cauto, verso la creazione di un mercato secondario per le società non quotate, che consentirebbe di tamponare il rischio di illiquidità per gli investimenti dell’equity crowdfunding.

Opstart

Regime alternativo ex 100 Ter del TUF

Un altro aspetto legato alla difficoltà di compravendere quote di una società non quotata si lega al fatto che, per l’ordinamento italiano, tale cessione, impone che l’operazione sia effettuata con un atto effettuato da un commercialista o un notaio, il che potrebbe presentare costi non efficienti per importi contenuti (quali sono spesso gli investimenti in equity crowdfunding). L’unica alternativa, consentita dall’art. 100ter del TUF (Testo Unico della Finanza), è l’intestazione fiduciaria delle quote presso un intermediario finanziario (es. una banca o una Sim) al momento della sottoscrizione durante la campagna di raccolta fondi. In tal caso, l’intermediario, confermate le intenzioni di venditore e acquirente, può semplicemente modificare l’intestazione delle quote a costi e con modalità, quindi, infinitamente inferiori. Opstart ha concluso un accordo con Directa Sim ed è prossima a implementare il servizio sulla piattaforma, dando la possibilità agli investitori di sottoscrivere le proprie quote durante la campagna sfruttando il regime alternativo: con questa scelta, le quote sottoscritte saranno intestate per il tramite di un intermediario abilitato alla resa di servizi di investimento, il quale effettuerà la sottoscrizione delle quote in nome e per conto dell’investitore.  Il nominativo di quest’ultimo, pertanto, non comparirà in seguito nell’elenco dei soci nella visura camerale della società offerente nella quale sta investendo essendo presente, al suo posto, il nominativo dell’intermediario abilitato al quale egli affiderà tale incarico scegliendo tale opzione. Il vantaggio di questa scelta sta nel fatto che qualora in futuro l’investitore decidesse di vendere le quote sottoscritte, o solo parte di esse, la transazione sarà gratuita, non dovendosi rivolgere ad un professionista abilitato e l’acquirente non dovrà sopportare le relative spese ed oneri di trasferimento. Questo significa che per comprare e/o vendere una quota per la quale il sottoscrittore ha scelto tale regime, basterà effettuare un’apposita comunicazione all’intermediario abilitato a cui verrà affidato l’incarico di intestazione, il quale, dopo le opportune verifiche e l’accertamento che la transazione è correttamente avvenuta, provvederà a trasferire la titolarità delle quote al nuovo intestatario senza alcuna spesa ulteriore rispetto all’esiguo costo del servizio. 

Le prossime campagne in raccolta su Opstart daranno all’investitore la possibilità di scegliere di effettuare l’investimento sfruttando il regime alternativo di intestazione delle quote.

 

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