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Da roma

Possibile stop ai fondi del “bando periferie”, ma Bergamo avrà comunque i 18 milioni

Nel Milleproroghe proposto il congelamento dei soldi destinati al bando, ma la città orobica rientra tra i primi 24 Comuni che hanno già consegnato i progetti e avrà comunque i fondi attesi

I fondi destinati al “bando periferie” potrebbero essere congelati, almeno fino al 2020. Una notizia che ha fatto sobbalzare sindaci e assessori di diverse città italiane, ma per fortuna Bergamo pare esclusa: la città orobica, infatti, sembra rientrare nella lista dei primi 24 Comuni che hanno presentato i progetti di riqualificazione che riceveranno comunque i fondi promessi.

Un sospiro di sollievo, quello di Giorgio Gori e della sua giunta, che non potrà essere tirato da altri primi cittadini italiani.

A finire congelati per un paio d’anni almeno saranno i fondi che erano dati per sicuri dopo la firma delle convenzioni tra i precedenti Governi Renzi e Gentiloni e gli enti locali interessati al cosiddetto “bando periferie”, un piano per cofinanziare 120 opere per un totale di 2,1 miliardi di euro dello Stato che attivavano in totale 4 miliardi di investimenti in Italia, se si considerano gli ulteriori contributi di enti locali, fondazioni bancarie e privati.

Ora si rischia di bloccare tutto. Con un emendamento della maggioranza inserito nel decreto Milleproroghe (emendamento ancora da approvare eventualmente in sede di conversione in legge a settembre e quindi ad ora non efficace come legge), il Governo Lega-M5S di fatto fa slittare al 2020 l’erogazione dei fondi.

La mossa, come spiega il viceministro Laura Castelli (M5S), è stata decisa perché nel Milleproroghe stesso verranno liberati fondi per circa un miliardo di euro su più anni, permettendo ai Comuni di utilizzare liberamente gli avanzi di bilancio degli anni precedenti, bloccati dai vincoli di stabilità.

“Questo Governo sta facendo il gioco delle tre carte – attacca il senatore bergamasco del Pd Antonio Misiani -. Da una parte dà e dall’altra toglie, sempre ai Comuni. Inutile dire che ci batteremo affinché questa decisione venga ritrattata, perché ai Comuni che hanno partecipato al bando in questione arrivi nei tempi prestabiliti fino all’ultimo euro promesso”.

A Bergamo, grazie al “bando periferie”, sono attesi 18 milioni di euro. Saranno usati per la rifunzionalizzazione della ex Centrale di via Daste e Spalenga, della pista ciclopedonale da Boccaleone al centro città, la passerella sopra la ferrovia in via Rosa, la connessione tra la parte nord e sud del quartiere di Grumello del Piano, il parcheggio all’ex Gasometro, il wifi e le oasi digitali nelle piazze, la riconversione del vecchio palaghiaccio alla Malpensata, la riqualificazione di parchi e di edilizia residenziale pubblica.

 

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