• Abbonati
L'intervista

Alessandro Lazzari, 28 anni di Dalmine, sommelier di Bgfoodnews con il sogno di un’enoteca tutta sua

Una carriera non facile da intraprendere, che richiede molto studio e dedizione e che ormai è diventata di "nicchia", specialmente tra i giovani

“Di vino, di poesia o di virtù: come vi pare. Ma ubriacatevi.”

Le immortali parole di Charles Baudelaire sono impresse nella mente di chiunque ami profondamente la vita, in tutti i suoi aspetti. Tutto quello che ci fa sentire di essere veramente vivi e apprezzare la bellezza di stare al mondo: l’amore, la poesia, la bellezza e, anche, il cibo e il buon vino. Ma per apprezzare la buona cucina e il piacere del bere, ci vuole una profonda cultura che, purtroppo, specialmente tra i giovani, sta lentamente sparendo in favore di cibi veloci da preparare, take away, all you can eat, perdendo così del tutto (o quasi) quella cultura culinaria a 360° che possiamo conoscere e apprezzare solo cimentandoci in cucina e viaggiando per il mondo attraverso la cucina. Lo stesso vale per il bere: la raffinatezza di un buon vino o la ricercatezza di una birra artigianale vengono scartate in favore di shottini e superalcolici senza storia, volti allo sballo.

È quindi un piacere e una sorpresa incontrare un giovane che non solo conosce ancora l’antica arte del vino, ma che ne vuole fare il suo mestiere: con il diploma di Sommelier tra le mani e il sogno di aprire un’ enoteca tutta sua per far scoprire alla sua generazione un piacere forse ormai dimenticato. Alessandro Lazzari, 28 anni di Dalmine, è il sommelier ufficiale di BergamoFoodNews, il primo blog di Bergamo che tratta di notizie, ricette, aggiornamenti, interviste e approfondimenti del mondo culinario bergamasco, e non solo.

Come BergamoFoodNews è figlio di una passione tramandata di padre in figlio, così Alessandro porta avanti un amore per la cucina e il buon vino (ma non solo) nato in famiglia e che continua ad essere una componente fondamentale nella sua vita: “Il vino mi piace da sempre e a 20 anni ho iniziato a fare i primi corsi per intraprendere questa carriera che trovo bellissima ed estremamente stimolante – mi racconta Alessandro – Ho conseguito il diploma di sommelier presso l’Associazione Italiana Sommelier e ora applico le mie conoscenze con BergamoFoodNews: in bergamasca e nel bresciano abbiamo la fortuna di avere alcune delle cantine più buone d’Italia ed è bellissimo conoscerle da vicino e poter assaggiare i loro prodotti e scrivere di loro. Come i vini biodinamici di alcune cantine della Franciacorta, realtà molto interessante e innovativa. Tutta la vita vini italiani, a parte lo champagne…”

Una carriera non facile da intraprendere, che richiede molto studio e dedizione e che ormai è diventata di “nicchia”, specialmente tra i giovani. “Sì, bisogna studiare molto e di tutto. È difficile prepararsi all’esame e superarlo, ma ne vale la pensa studiare così tanto. Quello che io amo dell’essere sommelier, – oltre al vino, ovviamente – è la vasta cultura che vieni a creare: di storia, di geografia, di antropologia, di sociologia e molto altro. Perché il vino è indice di una cultura di un popolo, della sua storia, della sua gente… Non può esserci mestiere più affascinante e, nonostante le difficoltà, non posso che consigliarlo ai ragazzi e alle ragazze che vogliono coltivare una passione da non trascurare.”

Dal vino – il primo posto lo conquista il Pinot Nero dell’Alto Adige – al whisky, dal rum al gin, la passione di Alessandro è sconfinata, così come tutti gli assaggi che fa e dovrà fare nella sua carriera, ma non mi sembra dispiaciuto…. “Cosa posso farci? Un sommelier deve assaggiare tutto e da quell’assaggio capire la qualità, gli odori, i sapori, l’intera storia di quel vino! Il libro che ha dato una svolta al mio sogno è stato ‘Memorie di un assaggiatore di vini’ di Daniele Cernilli (creatore del Gambero Rosso) che mi ha fatto conoscere i segreti, le bellezze e le difficoltà dell’essere sommelier. Così come le carriere di Antonello Maietta, dell’associazione italiana sommelier e Guido Invernizzi, con i suoi studi alla scoperta dei vini del mondo.”

“Dopo aver imparato tanto dai grandi – conclude Alessandro – quello che voglio fare ora è aprire un’enoteca mia che sappia combaciare il gusto del bere con la buona cucina, ma a prezzi abbordabili. Il rischio, molte volte, è di rendere questo connubio troppo proibitivo per i giovani, creando, così, una clientela d’élite. Io, invece, è proprio alla mia generazione che mi voglio rivolgere cercando di rendere la cultura enologica e enogastronomica più alla portata di tutti. Ho deciso: la prossima estate si aprirà!”

Non possiamo che fare un grande in bocca al lupo ad Alessandro per la sua enoteca, intanto possiamo continuare a seguirlo su www.bergamofoodnews.it

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI