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Federconsumatori

Tari, ecco quanto costa a Bergamo e nelle altre città lombarde

L'associazione ha messo a confronto le tariffe dei comuni capoluoghi di provincia della Lombardia per un’analisi dei costi

Quanto costa la Tari a Bergamo? È più o meno costosa rispetto alle altre città della Lombardia? È quanto si è chiesto Federconsumatori, che ha messo a confronto le tariffe dei comuni capoluoghi di provincia per un’analisi dei costi.

I cittadini saranno presto chiamati presto a pagare quella che impropriamente si chiama Tassa sui Rifiuti, la Tari appunto. In realtà è il pagamento di un servizio gestito dal Comune e affidato ad una società specializzata (Aprica del Gruppo A2A, nel caso di Bergamo). La legge impone che il servizio sia interamente a carico del cittadino il quale, se coopera alla raccolta differenziata, potrebbe contribuire ad abbassare i costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Contribuendo anche al miglioramento dell’ambiente.

Osservando la tabella (qui sotto ndr) con l’evoluzione dei costi della Tari per un nucleo familiare di 3 componenti in un appartamento di 100 mq, l’assocazione pone alcune riflessioni. Gli anni presi in considerazione sono il 2011, 2013, 2015 e 2017: “Si rileva che nella maggior parte dei casi, le tariffe hanno avuto dapprima un andamento crescente poi, a partire dal 2015 un leggero calo – commenta Federconsumatori -. Nel 2017, Palazzo Frizzoni si colloca in una posizione bassa in confronto agli altri comuni per imposizione tariffaria con 193 euro”.

La tabella di Federconsumatori

Secondo l’indagine dell’associazione, Pavia risulta essere la città con il maggiore calo in percentuale dei costi della Tari (circa il 18% in meno rispetto all’anno 2015) seguita da Monza e Como. Le uniche eccezioni a questa tendenza sono le città di Brescia e Mantova che, diversamente dalle altre, presentano un lieve aumento per l’anno 2017.

Propria Brescia resta la città che applica la tariffa più bassa con 177 euro. La più esosa è Milano con 306 euro. Rispetto a Bergamo, Brescia fa pagare circa 16 euro in meno, Milano 113 in più. “Resta, quindi, una grande differenza impositiva tra i comuni presi in considerazione: tra la minima e la massima c’è una differenza di quasi 130 euro. Il Comune di Bergamo – sottolinea l’associazione – ha mantenuto anche nel 2018 la stessa tariffa del 2017”.

Analizzando i dati, si propongono ulteriori analisi: “Una in particolare ci pare interessante – conclude Federconsumatori -, ovvero il costo medio per componente il nucleo familiare delle famiglie numerose in un’abitazione di 100 mq. Il Comune che presta più attenzione a questo fenomeno è Brescia. Infatti, una famiglia di 5 persone paga 40,69 euro pro capite, segue il comune di Mantova con 42,92 euro pro capite; al terzo posto troviamo Bergamo con 49,77”.

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