Un anno da record nonostante condizioni ambientali poco favorevoli: HeidelbergCement, colosso mondiale del cemento, ha chiuso il 2017 con numeri inaspettati e, ammettono dalla sede tedesca, i fattori decisivi sono stati “la perfetta integrazione di Italcementi e il forte sviluppo operativo, in particolare grazie alla gestione efficace dei costi dell’energia e dei programmi per aumentare l’efficienza e i margini”.
“Il 2017 è stato un anno eccezionale per HeidelbergCement – spiega il presidente del CdA Bernd Scheifele – Nei nostri 140 anni di storia non abbiamo mai venduto così tanto cemento, ghiaia e sabbia come lo scorso anno. Nuovi dati record sono stati ottenuti anche in termini di ricavi e risultati delle operazioni correnti. Inoltre abbiamo adempiuto alla promessa che abbiamo fatto quando abbiamo annunciato l’acquisizione di Italcementi che doveva creare valore aggiunto per i nostri azionisti. La felice integrazione di Italcementi ha avuto un ruolo chiave in questo senso. La creazione di valore si riflette nei costi non ricorrenti relativamente bassi, con circa 345 milioni di euro, rispetto alle sinergie con 513 milioni realizzate alla fine del 2017. Di conseguenza siamo stati in grado di aumentare l’utile per azione del 36% e proporre per l’ottava volta consecutiva un aumento del dividendo, arrivato a un nuovo valore record di 1,90 euro”.
Secondo il gruppo tedesco, le sinergie dall’integrazione di Italcementi sono state realizzate più velocemente del previsto: HeidelbergCement ha già superato di 470 milioni di euro il proprio obiettivo di sinergia, con un totale di 513 milioni, raggiunto con un anno di anticipo.
I costi non ricorrenti registrati finora per l’integrazione e la ristrutturazione sono stati notevolmente inferiori alle sinergie realizzate di circa 345 milioni.
Complessivamente le entrate del 2017 sono aumentate del 14% a 17,3 miliardi di euro, con l’utile per esercizio che ha toccato il +27% a 1.058 milioni.
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