• Abbonati
Il doppio ex

Biava: “A Bergamo una Lazio arrabbiata, l’assenza di Immobile non lascia tranquilli”

L'ex di Atalanta e Lazio mette in guardia: "Battere i biancocelesti sarà dura, possono giocarsela anche sui campi più proibitivi"

Da calciatore ad allenatore. Non tutti fanno questo salto, ma Beppe Biava ci crede: “E’ molto più complicato che giocare, quando fai il calciatore devi pensare soo a te stesso, un allenatore invece ha tante responsabilità. Però mi trovo bene, qui alla Berretti dell’AlbinoLeffe è già un po’ come allenare la prima squadra. L’idea è di fare esperienza in categoria, mi piace, poi vedremo”.

E vedremo come andrà questa sfida, Atalanta-Lazio, che Biava seguirà magari alla tv da doppio ex, quattro anni (2010-2014 per 125 partite e 6 gol) nella Lazio, l’ultimo anno della sua carriera all’Atalanta nel 2014-2015, 18 partite e 2 gol.

Comunque un buon bottino per un difensore attento, forte di testa, freddo… un po’ come Caldara? “Eh con la differenza che lui è ancora molto giovane e sembra da tanti anni in A, è davvero bravo, un ragazzo serio”.

Biava, questa Lazio senza Immobile è meno forte e comunque temibile? “Una Lazio un po’ arrabbiata dopo la partita con il Toro per qualche episodio sfavorevole. Ha perso Immobile che negli spazi può far male soprattutto in contropiede e contro un’Atalanta che ama fare gioco uno come Immobile poteva essere molto pericoloso. E’ rientrato Felipe Anderson, ma al di là dell’assenza di Immobile la Lazio ha una buona difesa, centrocampisti che si sanno inserire come Luis Alberto che è cresciuto molto nel rendimento quest’anno. La classifica è meritata e Simone Inzaghi è stato una sorpresa l’anno scorso, quando ha già dato un’impronta alla squadra e si sta confermando quest’anno. Sono stato quattro mesi con lui come calciatore, gli ultimi della sua carriera e si capiva che aveva la testa da allenatore”.

Giuseppe Biava in gol nella scorsa stagione contro la Lazio

Ma lei conosce bene anche Gasperini, il suo maestro… “Lui è indubbiamente il valore aggiunto dell’Atalanta, è riuscito ad abbinare il bel gioco alla valorizzazione dei giovani. Abbiamo visto già l’anno scorso, li ha messi in campo senza paura. E’ uno degli allenatori più bravi in circolazione, poi con l’Atalanta che ha un buon settore giovanile è l’ideale, anche a livello economico la società ci ha guadagnato e la squadra sta crescendo anche ad alti livelli”.

Un bel salto di qualità? “Direi che con Gasperini c’è stata proprio questa consapevolezza di poter guardare più in alto. Prima si pensava solo alla salvezza, Gasperini è uno che non si accontenta mai e ha trascinato la squadra”.

C’è ancora qualcuno che potrebbe migliorare in questa Atalanta, vediamo Spinazzola e anche il Papu non ancora al meglio. Biava è fiducioso: “Spinazzola forse sta facendo qualcosa in meno, ha avuto anche qualche acciacco ma può dare una grossa mano alla squadra e il Papu può sempre fare la differenza anche se non trova il gol”.

Sarà difficile battere questa Lazio? “Sì perchè ha dimostrato anche con la Samp, che in casa ha sempre ottenuto grandi prestazioni e risultati, di poter vincere anche su campi quasi proibitivi. La Lazio gioca molto raccolta e poi riparte, per cui l’Atalanta dovrà stare molto attenta. L’Europa League ti toglie molte energie, l’ho giocata per diversi anni … il Borussia? Beh il nome fa paura ma la Coppa è strana e vedremo a febbraio, non c’è niente di impossibile, questa Atalanta l’ha dimostrato. E intanto può attaccare il sesto posto, se le prime cinque sono quasi fuori portata…”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI