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Nuove uscite

“Ti andrebbe di cambiare il mondo?” Renato Zero è tornato e fa emozionare

Il nostro Domenico Piccolo, classe '88, è un fan di Renato Zero e ci racconta dell' emozionante nuovo album dell'artista: "Zerovskij-Solo per Amore"

Nel mondo della musica e dello spettacolo, spesso si sente parlare di fioritura e di decadenza di un certo stile, di una certa linea. Molto spesso i cantanti tentano di sbrizzarrirsi, provando a cercare ispirazione di qua e di là, senza riuscirci. E così arriva il momento dei traguardi, delle celebrazioni, delle raccolte, dei tributi…insomma di una lenta e triste “agonia”.
Arrivato alla bellissima soglia dei 50 anni di carriera, Renato Zero, per l’occasione e solo per Amore ribattezzato Zerovskij, non solo non ci sta a farsi impacchettare ma addirittura rilancia con una nuova e incredibile sfida, appassionante e tutta da scoprire.

Il primo atto si svolge in questi giorni, con l’uscita di un doppio album dal Titolo “Zerovskij-Solo per Amore”, composto da ben 19 brani, ricco di luminose collaborazioni, in fase di scrittura nel gradito ritorno di Mariella Nava in Pazzamente Amare, o in quella di partitura musicale (interessante il nuovo arrangiamento di Piero Pintucci in Infiniti Treni, che è un brano del 1986, ripescato orgogliosamente in questa occasione).
Il tutto genialmente accompagnato da una meravigliosa orchestra sinfonica, diretta dal M.o. Renato Serio.
In mezzo una sequenza di brani che paiono un lungo e poetico abbandonarsi a romantiche e sincere confidenze, con accenni musicali che richiamano il grande cantautorato italiano (Vivo qui) con una strizzatina anche al mondo d’oltre oceano (Dedicato a te).
Coloro che seguono l’artista da poco tempo (ma anche i sorcini o zerofolli storici) potrebbero essere tratti in inganno ascoltando le tracce. In realtà bisogna ricordare che questo disco è stato pensato e progettato per avere una sua rappresentazione teatrale, dal 1° Luglio a Roma e via via nei più prestigiosi anfiteatri d’Italia, con uno spettacolo che avrà lo stesso nome dell’album. ( Per info renatozero.com )
E sarà davvero qualcosa di fantastico, se si pensa che saranno coinvolti 60 elementi d’orchestra, 30 di coro e 7 attori, a rappresentare alcuni grandi temi: Vita,Odio,Amore, Tempo e Morte. Sarà davvero qualcosa di fantastico, se si pensa a queste musiche, ai testi, alla recitazione, al ballo…insomma, all’arte.

Perchè catalogare Renato come un cantante è qualcosa di irrispettoso verso questo straordinario Artista, capace di confrontarsi a tutto tondo con le diverse forme della cultura e dell’arte, senza temere pericolosi raffronti. E in un’epoca nel quale vorremmo bruciare attimi, istanti, magia, poesia, emozioni e brividi come in una schermata dello smartphone, questa è una bella provocazione.
Il lungo dialogo che si sviluppa nel disco e un lento ma piacevole dialogo con l’uomo, la donna, l’Umanità amata e raggiunta, perduta e ritrovata che ora stenta a camminare.
Da apprezzare considerevolmente la voce autentica di Renato, poco ritoccata, profonda e capace di nuovi sorprendenti vertici, difficili da toccare, anche per i più grandi.
Lasciamo dunque che questi treni partino, infiniti verso nuove stazioni, dove attenderemo per farci meravigliare e scaldarci il cuore.

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