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L'evento

Il giorno di Saviano: tutto esaurito al Donizetti per la star della letteratura

Ospite d'onore della 58esima edizione della Fiera dei Librai e della 33esima edizione del Premio Nazionale di Narrativa Bergamo: tappa al Donizetti per presentare "La paranza dei bambini".

“Si odia non chi fa il male, ma chi lo nomina”. Così scrisse Giacomo Leopardi nel suo Zibaldone”. Parole che, in un certo senso, si prestano bene al caso di Roberto Saviano: scrittore e personaggio seguito da una sterminata schiera di ammiratori che hanno imparato a conoscere la camorra grazie al suo esordio letterario (diventato poi film è fortunatissima serie televisiva), e minacciato di morte per lo stesso motivo, per il successo di un libro che mette a fuoco uno stile di vita che da sempre predilige i silenzi troppo spesso complici.

Ospite d’onore della 58esima edizione della Fiera dei Librai e della 33esima edizione del Premio Nazionale di Narrativa Bergamo, questa sera, martedì 18 aprile, farà tappa al Teatro Donizetti per presentare il suo terzo romanzo, “La paranza dei bambini”, edito da Feltrinelli. L’appuntamento è alle 21.

Meno di due anni fa l’accusa lanciata alla città di Bergamo, tacciata di “omertà e complicità”  in un articolo pubblicato su La Repubblica l’11 agosto 2015, il giorno seguente la notizia dell’estradizione dalle prigioni spagnole a quelle italiane di Pasquale Claudio Locatelli, il 62enne di Almenno San Bartolomeo, tra i principali broker di cocaina d’Europa.  Accusa  su cui il sindaco Giorgio Gori è intervenuto invitando Saviano in città: oggi il suo arrivo nel teatro per  l’evento che è andato sold-out nel giro di poche, pochissime ore.

L’ultimo romanzo si ispira a fatti realmente accaduti e narra la controversa ascesa di una paranza, un gruppo di fuoco legato alla Camorra napoletana degli anni 2010. Un romanzo che lascia spazio a invenzione e fantasia, scritto da colui che della cronaca applicata alla letteratura ha fatto il suo cavallo di battaglia.

I protagonisti della sua storia sono quindicenni. Scugnizzi pericolosi dagli strani soprannomi (Maraja, Pesce Moscio, Dentino, Lollipop, Drone) che mettono a ferro e fuoco Napoli. Spacciano, rubano, chiedono il pizzo come se fossero le cose più normali del mondo, poi uccidono e arrivano a controllare interi quartieri. Dei piccoli Scarface che vogliono tutto e subito e che, nonostante questo, vengono rappresentati con estrema empatia, mai giudicati, raccontati a partire dalle loro emozioni, angosce, ambizioni.

All’incontro assisteranno anche molte scuole superiori della Bergamasca. Del resto, i temi toccato da Saviano sono spesso vicini al mondo dei più giovani e gli spunti sui quali riflettere non mancheranno di certo. Basti pensare al suo recente intervento contro il cyberbullismo andato in onda sabato 15 aprile al programma Amici” di Maria De Filippi.

“Capita di arrabbiarsi e sentirsi offesi per un commento sui social, e si è tentati di rispondere a quella violenza con altrettanta violenza”, ha detto l’autore che vive sotto scorta dopo il successo mondiale di Gomorra e che, proprio per la limitata libertà di movimento, vive molto sui social. “Ma quando si arriva a capire quale è stato il prezzo da pagare per pronunciare parole libere, si capisce il valore da dare alle parole. Ogni volta che scriviamo e condividiamo sui social, come altrove, il nostro pensiero, dobbiamo sapere che essere aggressivi, caricare le parole di livore, significa sporcarle. Usare le parole significa, invece, imparare a vivere, e si impara a vivere imparando a parlare”.

Da parole come queste abbiamo tutti qualcosa da imparare.

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