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Bolandrini si insedia a Caravaggio, primo obiettivo: bloccare l’interporto fotogallery

Il nuovo sindaco di Caravaggio Caludio Bolandrini nella sua prima seduta consigliare

Sala gremita e scroscio di applausi per il sindaco Claudio Bolandrini al momento della sua entrata venerdì 8 luglio nell’aula consiliare, dove ha subito stretto la mano all’ex sindaco leghista Giuseppe Prevedini, che ha presieduto la seduta in qualità di consigliere anziano, e all’ex avversario Pirovano.

Dopo il giuramento, e non senza lasciarsi prendere dall’emozione, Bolandrini ha manifestato la volontà di nominare Augusto Baruffi, in minoranza assieme al consigliere Daniel Facchinetti, a presidente del consiglio comunale. Candidatura alla quale Pirovano si è opposto, senza però successo, rilanciando la “sua” Diana Castagna.

Ed è proprio la leghista Diana Castagna e a puntare il dito contro lo stesso Baruffi (ex leghista, in campo per le ultime elezioni appoggiato da Forza Italia) dichiarando: “Gli elettori hanno partecipato al gioco della spartizione delle poltrone, favorendo così la parte avversa”.

Di tutta risposta il consigliere di minoranza per “Prima Caravaggio” Daniel Facchinetti ha rivendicato, rinviando al mittente le accuse di inciucio con il centrosinistra, come le indicazioni di voto con cui Baruffi ha convogliato il suo elettorato a favore dell’attuale sindaco fossero solo indicazioni e non obblighi. A ribattere è poi l’ex sindaco Prevedini il quale, individuando l’esistenza di un accordo tra Bolandrini e Baruffi, ha detto: “Nessuno ha parlato di inciucio. Guardiamo la realtà dei fatti, è inutile nascondersi. Basta polemiche futili, questo è il primo consiglio comunale”.

“La Lega, – ha commentato Facchinetti a latere della seduta consiliare – esprimendo voto favorevole alle linee programmatiche esposte da Bolandrini, ha commesso un grande pasticcio: in questo modo, hanno votato contro l’interporto, cavallo di battaglia del loro programma”.

“Il pasticcio – ha replicato Prevedini – l’ha combinato Facchinetti. Abbiamo votato a favore del programma perché, quella del primo consiglio comunale, è una sera festosa”. E non risparmia Bolandrini: “Il sindaco ha commesso qualche autogol, visto che la decisione dell’interporto non spetta al primo cittadino ma al consiglio comunale visto che nel Pgt, che risale al 2004, anno in cui Pirovano era sindaco, è prevista una zona di scambio intermodale gomma e ferro”.

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