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Venerdì santo

Via Crucis al Colosseo pensiero di papa Francesco per la Terra Santa

Alla sera del Venerdì Santo nella Via Crucis con papa Francesco al Colosseo verranno lette le meditazioni preparate da monsignor Giancarlo Bregantini, arcivescovo di Campobasso sul tema «Volto di Cristo, volto dell’uomo». Ma il pensiero del Papa va anche alla Terra Santa che visiterà a fine maggio.

Settimana Santa con lo sguardo e il cuore in Terra Santa dove Papa Francesco e il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I si incontreranno a Gerusalemme e pregheranno insieme nella basilica del Santo Sepolcro.

Avverrà il 26 maggio a chiusura del pellegrinaggio in Terra Santa, che si qualifica anzitutto come «ecumenico».

Il logo ritrae gli apostoli Pietro e Andrea che si abbracciano sulla stessa barca, la Chiesa, che ha come albero maestro la croce e le vele sono gonfiate dal vento dello Spirito Santo. Sopra, la scritta in greco e latino «Ut unum sint. Perché siano una cosa sola» (Giovanni 17,21), la preghiera di Gesù per gli apostoli. Al centro del pellegrinaggio l’incontro con Bartolomeo e con i capi delle Chiese di Gerusalemme, a ricordo dell’incontro, cinquant’anni fa, il 5 gennaio 1964 a Gerusalermme tra Papa Paolo VI e il Patriarca Athenagoras I.

Andrea e Pietro sono i primi apostoli chiamati da Gesù: rappresentano e sono i patroni rispettivamente delle Chiese di Costantinopoli e di Roma.

Sabato 24 maggio in Giordania – Nel Palazzo Reale Al-Husseini di Amman benvenuto e visita ai reali di Giordania; Messa all’International Stadium di Amman; visita al sito del Battesimo di Gesù; incontro con i rifugiati e i giovani disabili. Domenica 25 nei Territori Palestinesi – Incontro con le autorità; Messa e Regina coeli a Betlemme in piazza della Mangiatoia; pranzo con alcune famiglie; visita alla grotta della Natività e ai campi profughi di Dheisheh, Aida e Beit Jibrin.

Domenica 25 sera e lunedì 26 in Israele – Francesco e Bartolomeo firmano una dichiarazione congiunta; nella basilica del Santo Sepolcro incontro ecumenico. Il 26 maggio visite ai capi religiosi ebrei e musulmani; al Muro del pianto; al memoriale dello Yad Vashem; incontro con preti, religiosi e seminaristi al Getsemani; Messa con gli i vescovi di Terra Santa nel Cenacolo, del quale da decenni i cattolici attengono la restituzione dallo Stato d’Israele.

Spiega padre Pierbattista Piazzaballa, custode francescano di Terra Santa: «Sul Cenacolo c’è un accordo di principio con il governo ma non si parla di restituzione».

Paolo VI nel 1964 pregò in ginocchio; Giovanni Paolo II nel 2000 celebrò Messa; Benedetto XVI nel 2009 recitò il Regina Coeli.

«Abbiamo insistito per la celebrazione della Messa per ribadire che esiste questo diritto e desiderio». I cristiani in Medio Oriente «vivono nell’insicurezza e subiscono violenza per il fatto di professare la fede»: scrive il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, nel messaggio per la «Colletta pro Terra Sancta» che avverrà in tutte le chiese Venerdì Santo 18 aprile.

«Siamo sconvolti per i rapimenti e gli omicidi dei cristiani, per la distruzione di chiese, case e scuole, in Siria e altrove. Tanti fratelli e sorelle stanno scrivendo la storia con l’ecumenismo del sangue. La Terra Santa attende la nostra solidarietà: così prepareremo e accompagneremo il pellegrinaggio del Papa».

Che ripete: «La Siria, l’Iraq, l’Egitto, la Terra Santa grondano lacrime e il Vescovo di Roma non si darà pace finché vi saranno uomini e donne colpiti nella loro dignità, privati del necessario, derubati del futuro, costretti ad andare profughi».

Alla sera del Venerdì Santo nella Via Crucis con papa Francesco al Colosseo verranno lette le meditazioni preparate da mons. Giancarlo Bregantini, arcivescovo di Campobasso sul tema «Volto di Cristo, volto dell’uomo». È anche presidente della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace. Uomo e vescovo imn prima liena contro la criminalità organizzata. Quando era vescovo di Locri-Gerace (1994-2007) in Calabria ha sviluppato un grande impegno contro la mafia e l’andrangheta. L’uomo buttato fuori dal centro della storia e dell’umanità è oggetto del colloquio tra il Papa e 5 giovani belgi di 18-26 anni sui temi caldi: felicità, poveri, fede in Dio, destino dell’umanità, disoccupazione, paura. Dice il Papa: «L’uomo è stato buttato via dal centro, è scivolato verso la periferia e al centro c’è il potere e il denaro. Anche i giovani, i bambini, gli anziani sono cacciati: tanti anziani muoiono per un’eutanasia nascosta perché non si ha cura di loro e muoiono. Siamo entrati nella cultura dello scarto e quello che non serve alla globalizzazione viene scartato». Per il Papa «il cuore del Vangelo è nei poveri. Ho sentito: con questo parlare dei poveri, questo Papa è un comunista! Questa è la bandiera del Vangelo, i poveri sono al centro del Vangelo».

Vangelo che il Papa ha regalato domenica 6 aprile in decine e decine di migliaia di copie tascabili alla folla in piazza San Pietro: «Ho ripensato all’antica tradizione della Chiesa, durante la Quaresima, di consegnare il Vangelo ai catecumeni, a coloro che si preparano al battesimo. Voglio offrire a voi che siete in piazza un Vangelo tascabile. Vi sarà distribuito gratuitamente. Prendetelo, portatelo con voi, e leggetelo ogni giorno: è proprio Gesù che vi parla! È la parola di Gesù! E come Lui vi dico: gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date! Date il messaggio del Vangelo».

Poi aggiunge: «Ma forse alcuni di voi non credono che sia gratuito. Vi chiedo una cosa: in cambio di questo dono, fate un atto di carità, un gesto di amore gratuito. Una preghiera per i nemici un atto di riconciliazione, qualcosa. Oggi si può leggere il Vangelo anche con tanti strumenti tecnologici. Si può portare con sé la Bibbia intera in un telefonino, in un tablet. L’importante è leggere la Parola di Dio, con tutti i mezzi, l’importante è leggere la Parola di Dio, è Gesù che ci parla. E accoglierla con cuore aperto. Allora il buon seme porta frutto!».

Pier Giuseppe Accornero

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