Tutto come previsto e come sancito dall’ultimo accordo collettivo firmato da Aic e Lega Calcio: il matrimonio fra Francesco Ruopolo e il Padova finisce nel modo peggiore, ossia con la risoluzione contrattuale chiesta e ottenuta dal club biancoscudato. Una soluzione favorita dalla collaborazione dell’attaccante campano, che confessò lo scorso 7 marzo di aver partecipato a diverse combine ai tempi dell’Albinoleffe. E che fu schierato per due mesi da Alessandro Dal Canto pur avendo di fronte a sé la certezza della squalifica dopo quell’ammissione di colpa fatta alla Procura federale di Stefano Palazzi. Una situazione che quasi creò un incidente diplomatico col presidente Marcello Cestaro, che si era speso più volte in difesa di Ruopolo, addirittura il giorno stesso dei deferimenti. Di fronte all’evidente danno di immagine arrecato al Padova, Ruopolo non ha opposto resistenza, evitando una vertenza legale.
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