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Anolf

Diritti e doveri, una carta per figli e nipoti di stranieri in italia

Una “Carta dei diritti e dei doveri di chi vive l’Italia” per puntare al riconoscimento di pari opportunità per tutti gli individui che vivono in Italia e per l'estensione della cittadinanza alle giovani generazioni.

Una “Carta dei diritti e dei doveri di chi vive l’Italia” composta da dieci articoli per puntare al riconoscimento di pari opportunità per tutti gli individui che vivono in Italia, partendo dalla nuove generazioni. È questo il progetto pensato dalla Cisl di Bergamo che ha affidato ai ragazzi dell’Anolf e a un gruppo di studenti bergamaschi dell’Istituto Engim di Brembate Sopra un’indagine sui temi del pregiudizio, dell’identificazione del diverso, della convivenza e della coesione sociale.

La Cisl ha voluto lanciare una proposta-provocazione agli enti locali della provincia perché l’idea di una cittadinanza estesa alle giovani generazioni, spesso nate in Italia, possa diventare una pratica diffusa.

Ed ecco allora il progetto della Carta dei diritti e dei doveri che ha coinvolto soprattutto i giovani che si sono sentiti subito al centro dell’iniziativa: una centralità non solo di facciata ma che ha visto i ragazzi in prima linea tanto nel difficile confronto tra generazioni quanto nel voler favorire l’integrazione e l’abbattimento di tutte le barriere e i pregiudizi.

“Questo documento vuole appianare tutte le differenze che vengono fatte spesso in modo superfluo – sottolinea Sara Castelli, responsabile di Anolf Giovani di seconda generazione di Bergamo.Speriamo che questo nostro progetto abbia un seguito e utilizzeremo tutti i canali a nostra disposizione per diffonderlo”.

Il progetto è stato accolto con grande favore anche dalle autorità presenti. Valerio Bettoni, consigliere regionale e Presidente del Coni di Bergamo commenta così: “E’ molto importante aprire il dibattito sul tema a 360 gradi. La gente deve capire che queste sono dinamiche normali, la paura è l’elemento che crea barriere e che provoca spesso reazioni internazionali. Bello che tutto questo veda al centro i giovani perché grazie a loro costruiremo la realtà del futuro”.

“Un grosso ringraziamento va a Cisl e Anolf – ha esordito il vice prefetto di Bergamo Gennaro Terrusi – che ancora una volta hanno dimostrato un senso di collaborazione encomiabile. La Carta è un modo per trasmettere uno stile di vita che deve uniformare tutti coloro che ‘vivono l’Italia’, come è sottolineato in tutti gli articoli che la compongono. La reciprocità e i pari diritti e doveri sono fondamentali per una convivenza civile. Credo che l’evoluzione della normativa non sia più differibile, siamo pronti ad affrontare questo tema”.

La Carta, insieme a una copia della Costituzione Italiana, è stata infine consegnata ad alcuni ragazzi di diversa etnia residenti nel nostro Paese, nel “loro” Paese, come auspicio per un veloce riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti.

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