• Abbonati
Camera

Via libera al biotestamento, Englaro: anticostituzionale

Il testo, con le modifiche apportate dagli emendamenti approvati nell'aula di Montecitorio, torner?? ora al Senato per il disco verde definitivo.

Via libera dalla Camera al disegno di legge sul biotestamento. Il testo, con le modifiche apportate dagli emendamenti approvati nell’aula di Montecitorio, tornerà ora al Senato per il disco verde definitivo. Ma è un via libera con polemiche e fortissime contrapposizioni. A far discutere è soprattutto l’articolo 3 del provvedimento che descrive i "Contenuti e limiti della dichiarazione anticipata di trattamento (Dat)". In particolare si prevede che sulla sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione artificiale (per mesi al centro del dibattito nazionale per il caso di Eluana Englaro) non conta la volontà del paziente, espressa nella Dat, tranne in alcuni casi eccezionali.  
Tredici deputati Pd non hanno partecipato alla votazione,
perché sulla materia "è sbagliato legiferare". E il commento di Beppino Englaro, papà di Eluana, è emblematico: "Si tratta di una legge incostituzionale", dice Englaro, "che va nella direzione opposta rispetto ai principi costituzionali. L’autodeterminazione terapeutica non può incontrare un limite anche se ne consegue la morte, che non ha niente a che vedere con l’eutanasia. Nessuno, nè lo Stato nè un medico può disporre della salute di un cittadino".
E’ una "legge-schifezza”, è il duro commento di Maria Antonietta Farina Coscioni, deputata radicale e co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni. ”E’ l’unica definizione che si puo’ dare a una legge sul fine vita imposta da una maggioranza clericale e oscurantista, che non trova riscontro in alcun paese europeo e occidentale; una legge che ci condanna a stati vegetativi anche quando preventivamente, in piena coscienza, abbiamo comunicato la nostra volonta’ in senso contrario. Con l’approvazione in particolare dell’articolo 3, con questa legge, se verra’ confermata anche dal Senato, si negherà ogni valore alla volontà del singolo".
Di ”una legge che sottrae agli italiani la libertà di decidere sulla propria vita” e ”che chiede ai medici non di curare, ma di costringere alle cure”, una legge ”violenta" parla in modo netto il presidente di Sel, Nichi Vendola. "L’obbligo di soffrire per legge non è umano, non è dignitoso". ”Ancora una volta – conclude – questo Parlamento dimostra, come la settimana scorsa sulle province, di essere lontano dalla realtà e dalla vita degli italiani. Una distanza ed un arroccamento che mettono tristezza".
Per il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, invece, "la legge sulla vita approvata dalla Camera dei deputati rappresenta la riaffermazione del primato del Parlamento rispetto ai provvedimenti creativi dell’ordine giudiziario".

 

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI