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Progetto trend

Efficienza energetica: 80 aziende in pista

Sono piccole e medie imprese che partecipano al progetto sperimentale lanciato dalla Regione e presentato nella sede di Confindustria.

Ottanta piccole e medie aziende manifatturiere della provincia di Bergamo stanno partecipando al primo progetto sperimentale Trend lanciato dalla Regione Lombardia, che finanzia check-up energetici e piani di miglioramento, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica. “Le piccole e medie imprese manifatturiere – ha spiegato la responsabile del progetto Stefania Ghidorzi, del Cestec, società interamente partecipata dalla Regione – sono grandi utilizzatrici di energia elettrica, ma l’efficienza non è in genere elevata e ci sono ampi margini di miglioramento”.
Il progetto, lanciato quest’anno, coinvolge in tutta la Lombardia 500 imprese che saranno accompagnate in un percorso articolato di miglioramento. Sarà così possibile ottenere finanziamenti finalizzati a realizzare un check-up completo ed avere così la possibilità di individuare i possibili interventi. Per cento progetti saranno poi disponibili ulteriori finanziamenti. Il bando per questa seconda fase è previsto a maggio. “Contiamo in questo modo – ha aggiunto Stefania Ghidorzi – di fare breccia nelle pmi manifatturiere e promuovere la crescita dell’efficienza energetica”.
Il progetto Trend (www.trend.regione.lombardia.it) è stato presentato giovedì mattina durante l’incontro sul tema “Il sistema di gestione per l’energia UNI EN 16001 per un uso ottimale delle risorse aziendali” che si è svolto nella sede di Confindustria Bergamo nell’ambito della Settimana per l’Energia.
Se da un lato è in crescita l’attenzione sulle fonti alternative, dall’altro non va dimenticato che l’utilizzo delle energia elettrica ottenuta da fonti tradizionali è ancora predominante e quindi è essenziale abbattere gli sprechi, ottenendo benefici sia ambientali che economici.
“Sempre più le norme tecniche, a carattere volontario, stanno diventando un vero e proprio supporto della legislazione – ha sottolineato Andrea Mutti, dell’area progetti integrati del Cestec – già oggi, inoltre, ci sono vantaggi concreti, perché l’adesione al sistema di gestione UNI EN 16001 riduce la bolletta energetica. Non tutte le aziende sono però ancora consapevoli dell’importanza di attuare interventi in campo energetico per abbattere gli elevati costi”.
“Molti fondi pubblici in questo ambito restano inutilizzati” ha rimarcato anche Saul Fava, della Schneider Electric spa, azienda che si sta sempre più caratterizzando per proporre soluzioni integrate per l’efficienza energetica. Secondo l’esperto l’efficienza energetica attiva rappresenta un’opportunità concreta di risparmio per le imprese e la UNI EN 16001 è una valida infrastruttura sulla quale costruire un proprio progetto.
Durante l’incontro Andrea Campominosi, dell’ICIM spa, ha illustrato nel dettaglio la nuova norma e i benefici dell’integrazione con i più diffusi sistemi di gestione aziendale, mentre Alessandro Brizzi, dell’Ordine degli Ingegneri di Bergamo, ha approfondito le garanzie di risparmio energetico nelle organizzazioni legate alla certificazione energetica UNI EN 16001.
In apertura dei lavori Paola Zampiero, dell’Università di Bergamo, ha illustrato i rapporti fra edilizia sostenibile e risparmio energetico, insistendo sull’importanza di un approccio globale che valuti il consumo energetico di un edificio e la sua sostenibilità energetica in tutto il suo ciclo di vita “dalla culla alla tomba”, cioè dalle materie prime allo smaltimento.

 

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