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In comune

Sulla crisi la polemica continua

Commissione sulla recessione. Il Pd: pesa l'assenza di Tentorio e degli assessori. Verdi: sindaco incapace di gestire il cambiamento. Il primo cittadino: speculano su argomento che meriterebbe condivisione.

E’ stato solo un assaggio della discussione che potrà esserci lunedì 9 novembre in Consiglio comunale. Ma la seduta congiunta delle commissioni consiliari in materia di “crisi economica” ha riservato nuovamente spunti critici, con le minoranze, in particolare Pd e Verdi, pronte ad accusare il sindaco Franco Tentorio e la Giunta di “marcare una certa assenza sull’argomento”. Il tutto durante una commissione “fuori  serie”, straordinaria, durante la quale i consiglieri comunali hanno potuto ascoltare tutto il mondo economico bergamasco: i tre sindacati, con i loro segretari generali, il presidente della Camera di Commercio Roberto Sestini (leggi il suo intervento), il presidente di “Imprese&Territorio” Sergio Bonetti, e il componente del direttivo della Compagnia delle Opere Claudio Solenghi.
“Abbiamo presentato l’8 ottobre una richiesta per un consiglio straordinario sul tema della crisi economica, con una serie di proposte precise e subito realizzabili – ha ribadito Sergio Gandi, del Pd -. La convocazione è arrivata parecchio in ritardo, per il 9 novembre, e avremmo preferito che gli ospiti illustri di stasera potessero partecipare alla seduta plenaria del Consiglio. Non si può non notare, inoltre, l’assenza dell’assessore alle Attività produttive, dell’assessore al Bilancio, del sindaco Franco Tentorio”. “Un sindaco – secondo Pietro Vertova, dei Verdi – che si dimostra incapace di interpretare il cambiamento e che non è in grado minimamente di imprimere un cambiamento a questo scenario. Tutte le parti sociali e le parti datoriali stanno invece mettendo in evidenza la necessità di uscire da questa situazione cambiando. E vorrei sottolineare che, secondo me, anche il Piano di governo del Territorio che è già stato adottato non è in grado di interpretare e dare una svolta allo sviluppo ”. Parole che anche dalle parti del centrosinistra, soprattutto tra gli ex assessori, non sono piaciute per niente.
Sentito al di fuori della commissione il primo cittadino ha replicato: “La mia impossibilità di essere presente è dovuta al fatto che non sono ancora attrezzato per essere in due posti contemporaneamente. Ed essendoci una riunione del Comitato per la sicurezza in prefettura non potevo essere anche in Comune. Rinnovo però il mio rammarico per i ripetuti tentativi di speculazione su un argomento che meriterebbe la massima unità e condivisione, come sostengono gli stessi parlamentari bergamaschi. Con la commissione il Comune si è aperto in modo ampio e serio al mondo economico e affronterà tale tema, in modo approfondito, in Consiglio”.
I sindacati hanno ribadito il concetto già espresso negli ultimi giorni: “Nei prossimi mesi la crisi porterà con sé gli strascichi più pesanti in termini occupazionali”. E il segretario della Uil Marco Cicerone ha parlato dell’opportunità di “sforare il patto di stabilità al quale i Comuni sarebbero vincolati, per continuare così a favorire investimenti in chiave anticrisi”.
La città discute della crisi. Per Valerio Marabini, della lista Tentorio, le parole di “Cicerone sono piuttosto irresponsabili".

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