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Vendite al dettaglio

Crisi, gli acquisti si fanno sempre pi?? al discount

Calano le vendite al dettaglio nella piccola e media distribuzione. Tiene invece la grande distribuzione con i discount che in un anno fanno registrare un aumento della spesa dell'1,9%. ?? quanto emerge dalle rilevazioni dell'Istat sulle vendite al dettaglio a ottobre. I grandi magazzini registrano una flessione tendenziale dello 0,3%. Mentre negli ipermercati la contrazione ?? dello 0,1%.

Calano le vendite al dettaglio nella piccola e media distribuzione. Tiene invece la grande distribuzione con i discount che in un anno fanno registrare un aumento della spesa dell’1,9%. È quanto emerge dalle rilevazioni dell’Istat sulle vendite al dettaglio a ottobre. I grandi magazzini registrano invece una flessione delle vendite tendenziale dello 0,3%. Mentre negli ipermercati la contrazione è dello 0,1%.
A crescere quindi è soprattutto il discount.
La lieve flessione registrata per gli ipermercati, spiega l’Istituto, deriva da un aumento del 2,3 per cento relativo alla componente alimentare e da una variazione negativa di pari entità per la componente non alimentare. Variazioni tendenziali positive sono state registrate anche dai supermercati e dagli altri specializzati (rispettivamente più 0,9 e più 0,2 per cento), mentre i grandi magazzini hanno subito una diminuzione dello 0,3 per cento. Con riferimento alla dimensione delle imprese, a ottobre 2008 il valore delle vendite ha registrato una diminuzione nelle piccole imprese e nelle medie imprese (rispettivamente meno 1,5 e meno 1,8 per cento) e un aumento nelle grandi imprese (più 0,2 per cento).
Nel periodo gennaio-ottobre del 2008 il valore delle vendite è diminuito, rispetto allo stesso periodo del 2007, dell’1,8 per cento nelle piccole imprese e dell’1,1 per cento nelle medie imprese; è aumentato dello 0,8 per cento nelle grandi imprese.
A ottobre 2008 tutti i gruppi di prodotti non alimentari hanno registrato una flessione del valore delle vendite, con l’eccezione del gruppo dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni, telefonia che ha segnato un aumento dell’1,7 per cento. Le diminuzioni più marcate hanno riguardato i gruppi abbigliamento e pellicceria e calzature, articoli in cuoio e da viaggio (meno 2,6 per cento per entrambi) ed elettrodomestici, radio, tv e registratori (meno 2,4 per cento).
Nei primi dieci mesi del 2008 tutti i gruppi di prodotti non alimentari hanno registrato variazioni tendenziali negative. Le flessioni più contenute hanno riguardato i gruppi “altri prodotti” (gioiellerie, orologerie) e prodotti farmaceutici (rispettivamente meno 0,7 e meno 0,8 per cento). Le riduzioni più marcate gruppo elettrodomestici, radio, tv e registratori (meno 2,0 per cento) e per i gruppi abbigliamento e pellicceria, calzature, articoli in cuoio e da viaggio e foto-ottica e pellicole (meno 1,5 per cento in tutti e tre i casi).

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