• Abbonati
Industria

Anche la camiceria Lorenzini chiude Cassa integrazione per 66 dipendenti

Nella camiceria in Valle Seriana, dove sono occupate 66 persone, da agosto cesserà l'attività produttiva e si inizierà un anno di cassa integrazione straordinaria per tutti i dipendenti

Dopo un lungo periodo di difficoltà del mercato e il conseguente, costante, calo dei volumi di produzione, la Lorenzini spa di Merate ha deciso la cessazione dell’attività produttiva nello stabilimento di Nembro. Nella camiceria in Valle Seriana, dove sono occupate 66 persone, da agosto cesserà l’attività produttiva e si inizierà un anno di cassa integrazione straordinaria per tutti i dipendenti.

 “Questa chiusura peggiora ulteriormente la situazione occupazionale del territorio: da gennaio 2008 ha cessato l’attività lo stabilimento Crespi del gruppo Manifattura di Legnano che aveva 130 addetti. In tutta la Val Seriana, d’altra parte, si susseguono da tempo chiusure o ristrutturazioni aziendali del settore tessile, del meccanotessile e dell’indotto” ha commentato questa mattina Enio Cornelli della FILTEA-CGIL di Bergamo.

FILTEA-CGIL, FEMCA-CISL e la RSU, su mandato dell’assemblea dei lavoratori, hanno sottoscritto un accordo che, oltre alla Cassa Integrazione Straordinaria, prevede un simbolico incentivo all’esodo e un piano di pagamento delle spettanze dei lavoratori.

“A settembre inizieremo una serie di incontri con l’amministrazione comunale di Nembro e con l’assessorato al lavoro della Provincia di Bergamo per concordare un piano di riqualificazione e ricollocazione dei dipendenti, quasi tutte donne” conclude Cornelli. “Rimangono l’amarezza per l’ennesima chiusura di un’azienda tessile e la preoccupazione per la situazione occupazionale di Nembro e della Val Seriana in generale, che si va facendo sempre più grave”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI