A poco più di una settimana dal loro arrivo a Bangang, nella giungla nel nordovest del Camerun, il 24enne bergamasco Emanuele Minicuci e il professore di Fisica al Politecnico di Milano Claudio Del Pero hanno quasi completato la costruzione del primo frigorifero fotovoltaico che cambierà la vita agli abitanti del villaggio (LEGGI QUI).
Il viaggio, iniziato non senza difficoltà sabato 23 luglio con il volo da Linate a Douala, con scalo a Parigi: una volta arrivati in Camerun, infatti, hanno dovuto fare i conti con rigidissime misure antiterrorismo, applicate in seguito all'aggravarsi della situazione sul confine con la Nigeria.
“Abbiamo passato 5 ore all'Ufficio della polizia aeroportuale che a un certo punto ci ha addirittura fatto il check-in per rispedirci in Italia – racconta Emanuele dalla pagina Facebook Spark Solar Photovoltaic Adaptable Refrigeration Kit – Grazie all'intervento del capo della nostra missione Onu in collegamento telefonico direttamente dal Kenya con il ministro degli esteri camerunense siamo riusciti dopo 7 ore a uscire dall'aeroporto di Douala”.
È stato solo l'inizio di un'avventura che li ha visti affrontare un'acquazzone incredibile, intraprendere un lungo viaggio verso il villaggio di Bangang e adattarsi a condizioni estreme nella giungla, dove acqua potabile ed energia elettrica non sono ancora arrivate.
Abbiamo raccolto i suoi racconti pubblicati fin qui per ricostruire quanto fatto in questi primi 10 giorni di missione:
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