La recensione

I Segreti di Osage County: rancori famigliari con due donne da Oscar

Pranzo a base di rancori e dure confessioni: tra misteri e compromessi Meryl Streep e Julia Roberts sono ottime protagoniste de "I Segreti di Osage County".

Titolo: I Segreti di Osage County

Regia: John Wells

Genere: Drammatico

Durata: 119 minuti

Attori: Meryl Streep, Julia Roberts, Ewan McGregor, Chris Cooper, Abigail Breslin, Benedict Cumberbatch, Juliette Lewis, Margo Martindale, Dermot Mulroney, Julianne Nicholson, Sam Shepard, Misty Upham, Will Coffey

Voto: 7

Attualmente in visione: Capitol Multisala, Ariston Multisala Treviglio

“I Segreti di Osage County”, tratto dalla pièce teatrale di Tracy Letts, ci invita alla riunione della famiglia di Violet (Meryl Streep) in occasione del funerale di suo marito Beverly, noto poeta alcolizzato, morto suicida.

Attorno alla neo vedova si stringono le tre figlie, tra cui spicca una bravissima anche se imbruttita ed invecchiata Julia Roberts (candidata all’Oscar come miglior attrice non protagonista), accompagnate da ciò che resta delle rispettive famiglie.

Violet scaglia la sua rabbia, la sua frustrazione e le sue paure su ogni membro della famiglia, ingurgitando, come se fossero noccioline, vari antidepressivi, sedativi, psicofarmaci e pillole per limitare i danni di un cancro alla gola, decidendo di rivelare i segreti familiari tenuti gelosamente nascosti per tutti quegli anni.

Si ritroverà per questo motivo abbandonata da tutti, lasciata in compagnia solamente della domestica (Misty Upham).

Un cast stellare e veramente ben selezionato garantisce al film di non essere mai banale, ed anzi dona diversi spunti di riflessione sui vari rapporti in famiglia, soprattutto tra madre e figlie.

Violet, interpretata magistralmente da Meryl Streep (che si merita così la diciottesima candidatura all’Oscar), incapace di dimenticare le violenze e le cattiverie subite dalla madre durante l’infanzia, cerca di fuggire dalla realtà rifugiandosi nel passato e nella chimica delle sue pillole, le sue “migliori amiche”.

Ogni membro di questa famiglia cerca disperatamente di superare il lutto e la natura selvaggia di Violet, chi aggrappandosi al passato, chi preoccupandosi solo del presente e chi, infine, sperando in un radioso futuro.

Questa moderna tragedia greca, vi avvertiamo, non gode certo del lieto fine.

I protagonisti della vicenda sono beffati dalla forza distruttiva del personaggio interpretato da Meryl Streep e da quei segreti che vengono rivelati senza pietà.

Il regista John Wells sembra suggerirci, infatti, che dalla dura e triste realtà non si può fuggire, in nessuno di questi modi, rendendo forse più drammatica del dovuto la “commedia” di Tracy Letts.

Meryl Streep e Julia Roberts sono capaci di farci sentire isolati e abbandonati, proprio come sono i loro personaggi.

La grandezza di questo film, infatti, sta nella capacità di accompagnarci in un mondo costruito su misteri, incertezze e compromessi, di farci accomodare e prendere parte ad un pranzo a base di rancori e dure confessioni, che invece di riunire una famiglia, ne allontana irreparabilmente i membri.

Francesco Parisini

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