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La curiosità

A Covo il bando mensa è legato ai prodotti a Km zero

Il sindaco Andrea Capelletti: "Preso spunto da una puntata di "Melaverde"

Il sodalizio tra Spirano e Covo continua a dare i suoi frutti, nella mattinata di mercoledì 13 settembre i rispettivi sindaci Giovanni Malanchini e Andrea Capelletti hanno presentato due bandi, già assegnati, per la fornitura dei cibi delle mense scolastiche cittadine i quali dovranno essere rigorosamente a chilometro zero e made in Italy.

Nati dall’intenzione di valorizzare anche tra i più giovani i prodotti della Bassa bergamasca, questi due bandi – molto simili tra di loro ma con alcune piccole differenze legate a durata e criteri di valutazione – permetteranno agli alunni di Covo e Spirano di poter gustare nelle mense scolastiche prelibatezze provenienti dalle aziende agricole della bassa collegate al Dabb – Distretto Agricolo Bassa Bergamasca -.

Proprio questa importante collaborazione col distretto agricolo della bassa permetterà ai ragazzi di mangiare “nostrano” con le attività agricole del territorio iscritte al distretto che forniranno i prodotti che verranno poi cucinati e serviti dalle due ditte che si sono aggiudicate i bandi – la Ser Car a Spirano e la Sir a Covo -.

Casoncelli e ravioli, ma anche formaggi tipici, salumi, carni scelte e ovviamente frutta e verdura per un totale di circa 40 alimenti a chilometro zero, saranno questi quindi i piatti che quotidianamente verranno serviti nelle mense dei due paesi a guida Lega Nord.

“Insegnare ai nostri ragazzi a mangiare sano con prodotti della loro terra è un modo per educare e far scoprire le eccellenze del nostro territorio – spiega Giovanni Malanchini, primo cittadino di Spirano – basti pensare che in tutta la bergamasca ci sono 7 marchi Dop e sei di questi provengono dall’area della Bassa bergamasca; mi sembra quindi giusto valorizzare questo patrimonio, partendo soprattutto dai più giovani. Grande merito va al Dabb e alle aziende che vi aderiscono. Questo bando andrà sicuramente anche a loro beneficio permettendo di far conoscere i loro prodotti. La mia speranza è che anche altri paesi della bassa possano interessarsi al nostro progetto e magari allestire un bando simile.”

Utilizzare prodotti di qualità, come noto, comporta un aumento dei prezzi per via delle lunge e accurate lavorazioni che subiscono questi alimenti. Sulla questione il primo cittadino di Covo Capelletti però ci tiene a rassicurare i genitori su eventuali rincari: “L’utilizzo di questi prodotti di prima scelta ovviamente comporta un aumento dei prezzi, con il ticket giornalieri dei ragazzi che andrebbe ad aumentare di 10 centesimi. La nostra amministrazione ha però deciso di non aumentare le tariffe ai genitori dei circa 400 alunni, accollandosi i costi extra legati a questi aumenti, in modo da mantenere il prezzo della mensa uguale a quello dell’anno scorso.”

Infine sulla nascita del bando Capelletti racconta un simpatico aneddoto: “L’idea di Covo è venuta da una parte prendendo spunto dal bando che stava già sviluppando Giovanni Malanchini nel comune di Spirano e dall’altra prendendo spunto da una puntata di “Melaverde”, la popolare trasmissione di Mediaset legata all’agricoltura e alle eccellenze della penisola, dove durante la puntata veniva presentata un’ordinanza del sindaco di Edolo che prevedeva l’utilizzo dei prodotti della Valcamonica nelle scuole della città.”

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