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L'invito

Micheli: ho trovato una città che dà le spalle a Donizetti Bergamaschi giratevi! fotogallery video

Francesco Micheli, direttore della Fondazione Donizetti, alla vigilia delle due date di "Anna Bolena" già sold out, si sfoga denunciando "la mancanza di festa che respira Bergamo in occasione di questo festival lirico".

Nel bel mezzo del pranzo di Natale, alla portata principale, il primogenito con un cucchiaio tintinna il calice e si alza in piedi. L’atmosfera intrisa di buoni sentimenti come d’incanto lascia spazio a uno sfogo che è allo stesso tempo: riflessione e invito.

È successo ieri, che non era Natale, ma la conferenza stampa di presentazione di Anna Bolena l’opera di Gaetano Donizetti diretta da Corrado Rovaris che andrà in scena venerdì 27 e domenica 29 novembre, il direttore della Fondazione Donizetti, Francesco Micheli ha gettato un po’ di pepe con l’evidente obiettivo di far riflettere.

“Quando sono arrivato a Bergamo ho trovato una città che ha le spalle voltate al teatro – afferma Micheli – per la Donizetti Night il 20 giugno scorso ho trovato una minoranza rumorosa di commercianti indifferenti o addirittura contrari all’iniziativa. Se da una parte mi sono imbattuto in questa chiusura incomprensibile, dall’altra ho trovato una sete da parte di molte persone, dai 20mila che si sono riversati in Città Alta per seguire questi eventi dedicati a Donizetti. Ecco vorrei che l’atmosfera di festival, quindi di festa, Bergamo la ritrovasse, ne cogliesse il senso e la vivesse in pieno. Ogni euro speso da questa Amministrazione comunale in questo senso ha una ricaduta non solo culturale per questa città. E’ bene ricordarlo”.

Pausa.

Poi il discorso riprende e si fa più ampio. Micheli cita alcune città, da Salisburgo a Pesaro, da Parma a Catania. I riferimenti sono a Mozart, Rossini, Verdi e Bellini. Traccia un parallelo con Macerata, di cui è direttore artistico dello Sferisterio, ed evidenzia lo spirito che pervade la città marchigiana durante la stagione operistica estiva.

“Basti pensare che Bergamo che ha un aeroporto di primo piano a livello nazionale lo ha dedicato a Caravaggio e non a Donizetti…”.

La foga di Micheli si arresta, lo sguardo si abbassa, quasi a volersi scusare per questa mancanza della città.

“Lo dico io che da bergamasco che ha studiato a Bergamo, che ho conosciuto, apprezzato e amato Donizetti lontano da questa città: in nessuna scuola bergamasca si parla e si insegna la grandezza di Donizetti, considerato tra i primi compositori al mondo” conclude Micheli che aggiunge: “Bergamo è la capitale di Donizetti, non voglio innescare polemiche sia chiaro, solamente vorrei tanto che questa terra lo comprendesse e lo celebrasse con un’atmosfera di festa”.

 

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