La telefonata

Indagine sulla Juventus, anche Luca Percassi nelle intercettazioni

La Gazzetta dello Sport ha pubblicato un passaggio di un dialogo telefonico con Andrea Agnelli: “Se esce quella lettera, in giudizio vien fuori che ho fatto falso in bilancio”

Emergono nuovi sviluppi sul caso Juventus. La società bianconera è sotto indagine e rischia l’accusa di falso in bilancio. Gli inquirenti che stanno conducendo l’operazione “Prisma” si starebbero concentrando soprattutto sulla “manovra stipendi” nel momento in cui è sopraggiunta la pandemia e sul caso delle plusvalenze, l’iper-valutazione di cartellini dei giocatori per far quadrare i conti.

Anche il nome dell’Atalanta risulta presente nell’inchiesta, inizialmente per un debito da 7 milioni di euro di cui hanno dato conferma gli stessi dirigenti della Juventus davanti ai pm e anche nelle intercettazioni pubblicate dal quotidiano La Repubblica.

Ci sarebbero però nuovi risvolti. La Gazzetta dello Sport nell’edizione di venerdì ha rivelato un altro stralcio di un’intercettazione depositata agli atti di una telefonata tra l’ex presidente della Juventus Andrea Agnelli – dimissionario, come tutto il consiglio d’amministrazione della società bianconera – e Luca Percassi, Ad dell’Atalanta. 

“Su un numero di elementi che abbiamo, io in questo momento devo stare fermo” dice Agnelli nella telefonata, “perché abbiamo Consob, Guardia di Finanza e qualsiasi cosa che ci stan guardando sugli ultimi due anni. Allora io vorrei chiudere questa roba qua e poi tornare a mettere a posto, consapevole di quello che abbiamo, le varie situazioni”.

L’amministratore delegato dell’Atalanta fa riferimento anche all’esistenza di una lettera relativa ai trasferimenti di Cristian Romero, prestato nel 2020 dalla Juve alla Dea e nel 2021 riscattato e subito rivenduto al Tottenham, sempre con la stessa formula. “Io quella lettera lì non potrò mai tirarla fuori, perché dovessimo andare in giudizio viene fuori che ho fatto falso in bilancio”, dice Percassi.

Il nome della società bergamasca ricorre anche in un’altra intercettazione agli atti e pubblicata dalla Gazzetta dello Sport, stavolta che vede da un capo del telefono Fabio Paratici, ex capo dell’area sportiva della Juventus oggi proprio al Tottenham, e il direttore generale del Pisa Giovanni Corrado. Parlando dell’attaccante Lorenzo Lucca, Paratici sembra spiegare il suo modus operandi e menziona anche operazioni fatte con l’Atalanta.

“L’ho sempre fatto, anche con Caldara. L’operazione devi farmela fare a me! Dammi retta, l’operazione la faccio io anche per il Pisa! Tu devi darmi solo le linee, la metto a posto io. L’ho fatto per il Genoa tutta la vita, l’ho fatto per l’Atalanta tutta la vita, l’ho fatto per il Sassuolo tutta la vita. Quando ho i parametri dopo sistemo tutto. Quando io facevo l’operazione per l’Atalanta o per il Genoa non è che pensavo alla Juve. Pensavo: il Genoa deve star bene perché se non deve fare l’operazione, allora come lo devo fare? Gli do un fisso, gli do un bonus che rimane al Genoa, gli do un bonus quando arriva alla Juve. Se va tutto bene troppi soldi per tutti! Dammi retta, fammi fare a me l’operazione”.

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