Sono tempi di grandi cambiamenti per le banche italiane. Non fa eccezione Banco Bpm che prevede – secondo i sindacati – una chiusura di 300 piccole filiali a livello nazionali. Nella nostra provincia questa misura si traduce nella cessazione di attività per 17 piccole filiali, riducendo di non poco la presenza di un istituto storico come il Credito Bergamasco inglobato poi in Banco Bpm che conta oggi 92 sportelli, di questi 13 sono in città.
Entro il 30 giugno 2021 dovrebbero chiudere due filiali a Bergamo: quella di via Statuto che sarà accorpata con quella di piazza Pontida e quella della Celadina che sarà inglobata con quella di Seriate.
Quindici, invece, le filiali che chiuderanno in provincia. Lo sportello di Bonate Sotto sarà accorpato con quello di Ponte San Pietro; Calcio chiude (accorpata a Romano di Lombardia); Ciserano (convogliata su Treviglio); Orio al Serio (clientela dirottata sullo sportello di Bergamo Malpensata); Solza (si aggrega a Bottanuco); Sorisole (accorpata a Bergamo Valtesse); Algua (accorpata con Serina); Borgo di Terzo e Casazza (a Trescore Balneario), Costa Serina (a Serina); Roncobello (a Piazza Brembana); San Giovanni Bianco (a San Pellegrino), Selvino (a Nembro), Valleve (a Branzi) e Vertova ( accorpata a Leffe).
Banco Bpm in una nota spiega che “l’operazione è volta a potenziare le filiali più strutturate per offrire ai clienti un più elevato livello di consulenza e maggiori servizi anche grazie al percorso di sviluppo del digital banking a fronte di un calo dell’attività meramente transazionale”.
Chiusura delle filiali significa anche riduzione del personale. In Banco Bpm sono 2.800 i potenziali esodi volontari in grado di maturare i requisiti pensionistici da ora e fino al 31 dicembre 2026. Di questi questi, 1.500 avrebbero a disposizione quattro finestre pensionistiche tra il 2021 (entro il 30 aprile e entro il 31 dicembre) e il 2022 (entro il 30 giugno e entro il 31 dicembre).