Palosco

La Lega rinnega il maestro pedofilo Era candidato sindaco

L'insegnante 61enne accusato di violenze sessuali su un suo alunno di otto anni era stato candidato sindaco nel 2001 per il Carroccio. La Lega: "Non era un nostro tesserato"

Insospettabile. Su tutti i fronti. Anzi stimato e apprezzato. Fino al 17 aprile scorso, quando il maestro 61enne di Palosco viene scoperto dai carabinieri di Martinengo in un laboratorio nel seminterrato della scuola elementare a compiere violenze sessuali su un suo alunno di otto anni.

Ora la Lega Nord lo scarica, lo sconfessa, rinnega il maestro. Perché? Semplice il maestro era candidato sindaco proprio a Palosco nel 2001 e correva per il Carroccio. Non vinse, la poltrona di primo cittadino andò a Epifanio Ottini della lista civica “Progetto unitario”.

Dopo la sconfitta elettorale il maestro abbandonò la carriera politica e tornò all’insegnamento. Nel suo curriculum ci sono 38 anni di lezioni, la carica di dirigente scolastico e la pensione ormai prossima a fine anno. Una carriera ineccepibile così come era la sua figura, stimata e apprezzata. Insospettabile il suo “lato debole” perché il maestro era sposato, padre di due figli e nonno di un nipotino.

“Era una persona importante, una figura di riferimento in paese, chi poteva immaginare?” si chiedono in molti a Palosco.

Anche nella Lega Nord c’è stupore e incredulità, anche se si affrettano a precisare che “Non era un nostro tesserato”. Forse non sarà stato tesserato, ma il maestro accusato di pedofilia correva proprio per il Carroccio per la carica di sindaco.

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