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La trattoria D’Ambrosio ai tempi del Covid

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Generico ottobre 2020

Aveva annunciato la riapertura della trattoria a modo suo, con un bigliettino in rima esposto all’ingresso del locale. E una data: martedì 20 ottobre, esattamente una settimana fa. A differenza di tanti colleghi, era rimasta chiusa per scelta. Nella speranza che l’emergenza potesse finire, e le restrizioni essere un po’ allentate. Questo per non snaturare troppo la filosofia che da sempre contraddistingue ‘da Giuliana’: un’istituzione della vita sociale, ancor prima che della cucina bergamasca. “Proprio adesso che decido di riaprire, mi cambiano di nuovo le regole…”. Giuliana D’Ambrosio, proprietaria della storica trattoria di via Broseta, così il suo locale non l’ha mai visto. Lunedì, primo giorno dall’entrata in vigore del nuovo Dpcm, ha contato 62 clienti. Pochi per lei. Un terzo, forse un quarto di quelli a cui era abituata prima del Covid. Ora, come tanti altri ristoratori, si trova nel limbo: proseguire a oltranza o abbassare di nuove le serrande?

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