La prima battaglia dell’Isonzo, combattuta tra il 23 giugno ed il 7 luglio 1915, rappresentò una specie di modello negativo, per le successive offensive: tiri di artiglieria poco aggiustati e basati più sul numero che sulla qualità, attacchi frontali contro armi automatiche e reticolati, mancanza di logistica e dabbenaggine dei comandanti produssero un grave disastro.