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“Vivaldi e le sue Stagioni”, in scena la Milano Chamber Orchestra con Pietro Ghislandi

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Nuovo appuntamento del calendario della rassegna musicale del Teatro Filodrammatici di Treviglio. La prossima data proporrà composizioni tra le più note e apprezzate: Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi.

Venerdì 5 aprile alle 21 salirà sul palco del Filodrammatici la Milano Chamber Orchestra diretta dal Maestro Paolo Belloli, in formazione con archi (violini, viole, violoncelli, contrabbasso) e basso continuo (clavicembalo), e l’attore Pietro Ghislandi come voce narrante.

A loro si aggiungerà Germana Porcu, violino solista.

Insieme daranno vita ad “Vivaldi e le sue Stagioni”, una speciale versione del ciclo più noto delle composizioni vivaldiane: quattro concerti ispirati ciascuno a una stagione dell’anno che costituiscono un esempio di musica descrittiva ad altissimo livello.

La genialità è espressa attraverso l’uso degli strumenti a corda che rievoca melodie ed effetti sonori stimolano l’immaginario di chi ascolta, riconducendolo a paesaggi e atmosfere per ogni periodo dell’anno.

Ogni concerto è diviso, com’era d’uso, in tre movimenti (Presto o Allegro – Adagio o Largo – Presto o Allegro) e ad ogni movimento corrisponde una parte del sonetto che ne illustra le intenzioni descrittive.

Il pubblico potrà sperimentare un viaggio sonoro ed evocativo nelle stagioni e apprezzare l’opera e la maestria di Vivaldi.
L’apertura è affidata alla Primavera (Concerto in mi maggiore per violino e orchestra op. 8 n. 1, RV 269).
Questa stagione inizia nell’allegria di trilli festosi (Allegro) e si scorgono il canto degli uccelli, il temporale e una danza finale. L’estro del compositore veneziano raggiunge una straordinaria bravura nella parte centrale di questo primo concerto (Largo) con l’ausilio del violino solista per descrivere “il pastore di capre che dorme”, con l’insieme dell’orchestra il “mormorio delle fronde” e la viola a rappresentare “il cane che grida”. Il ter tempo (Allegro) descrive una danza popolare ben ritmata che non manca di ricordare la festosa apparizione di ninfe e pastori.

Si proseguirà con l’“Estate” (Concerto in sol minore per violino, archi e continuo op. 8 n. 2, RV 315).
La “dura stagione del sole” è inizialmente descritta con un Allegro non molto alquanto faticoso, nel quale si tenta di riprodurre il senso di afa proprio della calda stagione. Nell’Adagio sorge una melodia commossa, ancora più sentita di quella della Primavera. Un numero limitatissimo di battute: si ode, infatti, di lì a poco il cupo rumoreggiare del tuono. Il Presto dell’ultimo accompagna l’ascoltatore fino al termine e descrive i tuoni, le precipitazioni e la violenza dell’aria.

Ci sarà poi l’“Autunno” (Concerto in fa maggiore per violino, archi e continuo op. 8 n. 3, RV 293).
Nell’Allegro iniziale si esprime la vivacità volta a rappresentare Bacco e l’ebrezza che può produrre il vino, realizzato proprio in questa stagione dell’anno. Il primo movimento è quasi una danza, mentre il secondo movimento in Adagio molto, è dedicato ai “Dormienti ubriachi”, splendida pagina, ricca di note liriche che riescono a sottolineare un clima trasognato invocando pace e solitudine. Il finale in Allegro con passaggi tra il violino solista e l’orchestra, vogliono raffigurare i preparativi per le battute di caccia sul ritmo ternario e danzante in 3/8.

A chiudere il ciclo arriverà l’”Inverno” (Concerto in fa minore per violino, archi e continuo op. 8 n. 4, RV 297).
Intenso di espressività, è un pezzo musicale di rara bellezza con suoni onomatopeici e descrittivi. Già dall’iniziale Allegro, l’ascoltatore avverte una situazione come di smarrimento, fino all’incalzare melodico dei violini che portano quasi ad avvertire fisicamente il calo della temperatura, con le note acute e sottili riprodotte dagli strumenti. Nel secondo movimento una temporanea tregua con l’Adagio, con i suoni in pizzicato dei violini a rappresentare la pioggia che cade. Illusione momentanea che introduce all’ultimo movimento in Allegro dove l’insieme degli strumenti dipingono l’intensità della rigida stagione, il lento e incerto avanzare sul terreno ghiacciato e le sferzate del vento gelido.

Ingresso: 15 euro.

Acquisti on-line
I biglietti prenotati on-line, se non obliterati, saranno messi in vendita 15 minuti prima dell’inizio dello spettacolo.
In caso di “tutto esaurito” prima della data dello spettacolo, la lista di attesa aprirà 90 minuti prima dell’inizio dello spettacolo. Alla lista di attesa si accede alla cassa del Teatro il giorno dello spettacolo.

Biglietteria teatro
I biglietti saranno in vendita a partire da 90 minuti prima dell’inizio dello spettacolo, salvo esaurimento posti, o durante le aperture del teatro.

 Biglietteria Jammin
Puoi acquistare il tuo biglietto al Jammin ogni giorno dalle 8 alle 19.
Il locale trevigliese è un nuovo punto vendita per la biglietteria del Teatro e vi permetterà di acquistare il vostro biglietto per uno degli spettacoli semplicemente recandovi al locale.

 Jammin cafè
Piazzetta Santagiuliana – Treviglio
 Aperto tutti i giorni dalle 8 alle 19
 Costo di servizio prevendita: € 1,00

 Riduzioni
Previste previa presentazione tessera Teatro Filodrammatici, Soci Coop, Soci AVIS.
Ingresso gratuito fino a 10 anni (nati dopo il 31.12.2007) La sottoscrizione della “Tessera Sostenitore” al costo di € 10,00 dà diritto alle riduzioni previste.

Per informazioni scrivere all’indirizzo info@teatrofilodrammaticitreviglio.it

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