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Visite alla Valle del Freddo

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Dal 1° maggio al 31 luglio ripartono le visite guidate lla Valle del Freddo. La Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi ha in gestione la riserva naturale della Valle del Freddo, area di superficie di 70 ha., ricadente nel territorio comunale di Solto Collina, sul versante nord-ovest del monte Ná e confinante a sud con il laghetto di Gaiano.

L’area si sviluppa per la maggior parte su terreni di proprietà del Comune di Solto Collina, su aree acquisite a privati da parte della Regione Lombardia, mentre alcuni mappali sono tuttora di proprietà privata.

La riserva ha la peculiarità di presentare fenomeni microtermici quali quello dell’emissione di aria fredda da alcune aperture nel suolo le “buche del freddo”, tali da consentire la crescita spontanea di specie vegetali tipiche di zone alpine.

Nel 1980 questa area viene dichiarata “biotopo” dalla Regione Lombardia e nel 1983, con apposita deliberazione, viene dichiarata “riserva naturale regionale”, provvedendo alla sua zonizzazione in base alle caratteristiche di propria disponibilità alle perturbazioni antropiche e di conseguenza alla diversa fruibilità.

Nel 2004 viene approvato il piano della riserva con le specifiche attività ed opere da intraprendersi per la tutela e la valorizzazione ed all’interno di tale piano, si provvede per ciascuna delle zone perimetrate all’interno dei confini della riserva a zonizzare le parti oggetto di lavori o manutenzioni.

La zonizzazione prevede la seguente classificazione:

–       zona A – zona del freddo, quella con le caratteristiche microtermiche maggiori e peculiari della riserva e fine primo di tutela e conservazione;

–       zona B – zona del processo microtermico, quella laddove sono presenti sporadiche manifestazioni del fenomeno del freddo, ma che in base a specifiche attività di ricerca se ne possono appalesare di altre e di notevole importanza;

–       zona C – zone di collegamento tra quelle anzidette di notevole importanza ambientale;

zona D1 – zona di accoglienza, destinata al ricevimento dei visitatori ove è allocato il fabbricato di accoglienza e sede museale;

Nel 2006 la riserva con atto deliberativo regionale è stata affidata in gestione alla scrivente Comunità Montana, individuandola come “Ente gestore”.

Oggi la Valle è diventata oggi uno dei luoghi per amanti della natura tra i più suggestivi ed interessanti a livello nazionale.

La particolarità ecologica che caratterizza la Valle del Freddo consiste nella fuoriuscita di aria fredda da alcune buche nel detrito di roccia calcarea poste nel fondovalle

I processi di erosione e abrasione del ghiacciaio hanno provocato la frantumazione della cima del Monte Nà, ricoprendo la dorsale di uno strato detritico, elemento fondamentale per la conservazione del fenomeno delle alitazioni di aria fredda. La stratificazione della ghiaia, infatti, ha formato meati, detti comunemente “bocche del freddo” o “buche del freddo”, che sprigionano aria gelida. Dalle analisi effettuate è stato rilevato che l’aria fuoriesce dalle buche del freddo ad una temperatura compresa tra 1.5 – 4.0 °C in tutte le stagioni.

L’alitazione di aria gelida da alcuni punti del terreno detritico, tuttavia, è un fenomeno microtermico non ancora completamente spiegato.

Sul fondo della Valletta sono state sinora rinvenute 32 specie vegetali caratteristiche del clima alpino, cioè di un ambiente totalmente diverso da quello che caratterizza l’area della Riserva.
Intorno alle “buche del freddo”, dove il terreno ha una temperatura molto bassa, si possono trovare specie dette “microterme” come ad esempio la Stella alpina, l’Erba dei camosci, il Camedrio alpino e la Pinguicola alpina. Quest’ultima é una pianta insettivora le cui foglie carnose e ricoperte da peduncoli intrappolano gli insetti che vi si posano.
Molto diffusa inoltre è la Sassifraga di Host in forma di cuscinetti di infiorescenze bionde punteggiate di rosso.
Tra gli arbusti presenti nella Valletta, molto diffusi sono i Rododendri pelosi dalle infiorescenze rosee, il Pino mugo e il Salice stipolato.
Man mano che ci si allontana dall’area del fenomeno microtermico la vegetazione assume l’aspetto tipico del piano collinare e montano.
In primavera bellissimi tappeti floreali di pervinca caratterizzano il sottobosco, estese fioriture di Genziana, di Erica, di Timo e di Globularia ricoprono le pendici della Valletta. Salendo ulteriormente domina la fioritura del Pero corvino e del Biancospino; è proprio in questa zona che fiorisce la rara e splendida Peonia selvatica, più comuni invece il Ciclamino e la Valeriana rossa.
Infine, degna di nota, è la Listera ovata, un’orchidea alta 30-60 cm, caratterizzata da piccoli fiori verde-giallognoli.

REGOLAMENTO DELLE VISITE

Le visite al pubblico sono consentite, nelle zone A e B, solo a piedi, accompagnati da personale autorizzato, in gruppi di non più di 20 persone e per un numero massimo di 100 visitatori al giorno nei mesi di maggio, giugno e luglio nei seguenti giorni e orari:

– sabato dalle 13.30 alle 18.00

– domenica e festivi (2 giugno 2022) dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 13.30 alle 18.00.

– dal lunedì al venerdì eventuali gruppi di almeno 30 visitatori sono tenuti a prenotare la visita presso gli Uffici della Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi (Ente gestore della Riserva) mail: giuliano.covelli@cmlaghi.bg.it – tel. 035 4349830

L’accesso alle restanti zone della riserva C e D è libero tutto l’anno, solo a piedi;

Durante la visita devono essere rispettate le norme della Riserva; in caso di infrazioni il responsabile, oltre ad incorrere nelle sanzioni previste, sarà allontanato dalla Riserva;

La visita alla Zona del freddo per motivi scientifici è concessa, previa richiesta motivata da inoltrare come preavviso di almeno due mesi al Direttore della Riserva che su parere conforme della Commissione Consultiva Permanente, darà risposta inappellabile.

REGOLE PER I VISITATORI VALEVOLI PER IL 2022

– Le visite sono gratuite.

– Per fruire della visita nell’area sensibile, mediante gli accompagnatori provvisti di regolare tesserino di riconoscimento, non è necessaria alcuna prenotazione.

– Le visite saranno gestite da personale munito di specifico tesserino di riconoscimento, rilasciato dalla Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi.

– I gruppi che verranno formati per le visite, in numero non superiore a 20 persone, saranno definiti dal personale incaricato.

– La sosta e l’utilizzo dei tavolini sono consentiti, negli orari di apertura.

– La visita dura circa 1 ora e un quarto, su sentieri facili ma pur sempre in bosco. Non è consentito l’uso del passeggino,

– Le automobili parcheggiate dai visitatori, potranno sostare solo negli orari sopra indicati e funzionali alle visite.

– È obbligatorio seguire i percorsi indicati.

– È obbligatorio dotarsi di idonee calzature per il trekking, ancorchè non impegnativo né di alta montagna, non si accettano persone munite di ciabatte infradito, sandali aperti o similari.

– L’uso delle racchette da trekking o di altra natura è vietato.

– Non è permesso l’ingresso all’area sensibile agli animali domestici, che potranno rimanere, in condizioni di sicurezza, nell’area di accoglienza e parcheggio.

– Non è permesso l’ingresso all’area sensibile con cicli o motocicli, o a cavallo.

– Si suggerisce, per una migliore visione della flora protetta, di dotarsi di proprio binocolo

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