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“Il viaggio rimosso”, a Stezzano incontro su deportazioni e Montelungo

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Giovedì 24 gennaio alle 20.45 al “Cascinetto di via Mascagni, 13” a Stezzano si terrà un incontro dal titolo “Il viaggio rimosso – Dalla caserma Montelungo ai lager nazisti: una pagina di storia da riscoprire”.

L’iniziativa è promossa dal circolo Partito Democratico “Elena Assi” Stezzano – Comun Nuovo e dalla lista civica Stezzano Bene Comune.

Gli organizzatori spiegano: “Tra il marzo e l’aprile 1944, l’ex caserma Montelungo divenne luogo di detenzione per più di 800 persone arrestate dai fascisti per aver partecipato agli scioperi avvenuti nelle fabbriche del triangolo industriale del nord ovest. Rinchiusi nei locali che davano su vicolo San Giovanni, questi uomini e donne – consci del loro triste destino – lasciarono cadere dalle inferriate delle finestre nella strada sottostante dei biglietti con parole di addio, di rimpianto e di speranza rivolte ai loro cari. Tra l’indifferenza dei più, molti di questi biglietti furono raccolti da alcuni passanti che, come gesto estremo di solidarietà, li spedirono ai loro destinatari. Il 16 marzo 1944, con il “trasporto 34”, 573 persone – di cui 92 minorenni e 10 donne – partirono dalla stazione di Bergamo verso i campi di concentramento nazisti. 447 di loro non fecero ritorno. Il 5 aprile 1944 partì un secondo convoglio, il famigerato “trasporto 38″, che arrivò a Mauthausen tre giorni dopo. A bordo 279 deportati, tra cui 21 minorenni e 38 donne. Ne ritornarono solamente 188. Oggi Bergamo ha dimenticato questa storia e a breve cancellerà anche il luogo in cui si svolsero i fatti. Per conservarne memoria, l’Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea (Isrec) in collaborazione con Aned, l’associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti, ha immaginato un evento in cui si intrecciano riflessioni storiche, voci dei testimoni, letture e musiche per ridare vita ai deportati della Montelungo e alle loro storie”.

Nell’illustrare la serata, evidenziano: “Questo evento vuole rinnovare l’impegno e la promessa a conservare la Memoria per coltivare la speranza di vivere in una comunità democratica, inclusiva e tollerante”.

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