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“Uomini o no”, a Sarnico Gabriele Laterza racconta Dante e Primo Levi

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Sabato 23 febbraio alle 20.45 al centro culturale Sebinia di Sarnico andrà in scena lo spettacolo “Uomini o no – Dante e Primo Levi raccontati da Gabriele Laterza”.

L’iniziativa, rappresentata in numerose sedi bergamasche ma anche a Roma e nel milanese, è organizzata dall’amministrazione comunale di Sarnico. L’esibizione, che rientra nel progetto “Ad alta voce – I libri di sempre raccontati da Gabriele Laterza”, ha il patrocinio della Società Dante Alighieri, Comitato di Bergamo.

IL PROGETTO “AD ALTA VOCE”
C’è bisogno di tornare all’uomo. E c’è bisogno di tornarci insieme.
Il progetto prevede che un libro possa essere proposto attraverso un racconto dal tono colloquiale e con la lettura scenica del testo.
Leggere gli scrittori di sempre per tornare a riflettere e ad emozionarsi sui sentimenti tipici dell’uomo di ogni tempo. E leggere ad alta voce per riflettere ed emozionarsi insieme.
“Per fare comunità”. Questo il senso del progetto Ad alta voce.

UOMINI O NO – Dante e Primo Levi: il valore della testimonianza e della scelta civica
Nello spettacolo si propongono alcuni episodi del romanzo di Primo Levi Se questo è un uomo, attraverso i quali lo scrittore ricorda l’ingresso nell’inferno del lager di Auschwitz e i modi con cui i nazisti calpestavano la dignità degli internati, così da annullare in loro qualunque sentimento di umanità.
I passi sono incorniciati da due celebri episodi della Divina Commedia, gli ignavi e Ulisse. D’altra parte, gli ignavi non sono forse coloro che si girano dall’altra parte, che non vogliono vedere per non testimoniare e non scegliere? E non è forse l’assenza del senso civico, della responsabilità di conoscere, di testimoniare, di scegliere che può portare ai crimini più orrendi, come quelli dei lager?
D’altro lato l’Ulisse dantesco indica ai lettori di ogni tempo come l’uomo debba sempre seguire “virtute e canoscenza”, debba cioè procedere a testa alta, mantenere ferma la propria dignità, senza cedere a nessuna offesa. Ed è proprio il ricordo dell’Ulisse di Dante che riaffiora con forza nei pensieri e nel cuore di Levi quando si trova nel campo di concentramento: la cultura permetterà all’uomo Levi di non perdere la sua umanità.
Lo spettacolo è già stato realizzato in numerose sale e teatri della provincia di Bergamo, oltre che al Liceo classico “Sarpi”, al Liceo delle scienze umane “Secco Suardo” e all’Istituto “Belotti” della città di Bergamo.
Una particolare realizzazione è stata quella al Centro Eventi “Le jardin potager” di Roma, all’attenzione di vari esponente della Comunità ebraica romana; tra questi Charly Di Consiglio, che è fra quanti hanno voluto a Roma lo spettacolo: ben 34 membri del ramo materno della sua famiglia sono sati uccisi dalla barbarie nazista.

Gabriele Laterza da un decennio è autore di progetti artistici, in cui è narratore e voce recitante.
Nel progetto Parole note è affiancato di volta in volta da musicisti come Savino Acquaviva, Fabio Alberti, Stefano Bertoli, Tiziana Moneta, Fabio Piazzalunga Gabriele Rota, Mario Rota e Giuliano Todeschini,.
Con il progetto Ad alta voce Laterza racconta e legge in forma scenica i classici di ogni epoca: convinto che ci sia bisogno di tornare all’uomo, per diffondere un rinnovato umanesimo.
Sempre con un’amplia partecipazione di pubblico e la costante attenzione della stampa, i singoli spettacoli sono stati realizzati nelle sedi più note di Bergamo, la città in cui Laterza vive, come la Sala Tremaglia del Teatro Donizetti, la Sala Piatti e la Casa Natale di Donizetti in Città Alta, la Basilica di Sant’Alessandro in Colonna, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, l’ex Monastero di Astino. Fra le sedi non locali, particolarmente importanti sono stati eventi realizzati a Roma, Bologna, Vicenza, Bobbio e al Teatro Dal Verme di Milano.
Gabriele Laterza, laureato con lode in Lettere all’Università degli Studi di Parma, si è per qualche anno dedicato alla ricerca, collaborando con la sua Università e con una rivista specializzata: è stato quindi autore di alcune pubblicazioni.
Vincitore di concorsi a cattedra, è docente di Lettere in un Liceo scientifico e insegna per Terza Università di Bergamo.
Collabora con l’Università di Bergamo.

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