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Tour di Uniacque: l’acqua comunica emozioni

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È tutto pronto per la nuova stagione musicale promossa da Uniacque in collaborazione con l’associazione Montagna Italia. In calendario ci sono sette concerti da domenica 30 giugno a sabato 31 agosto con inizio alle 21 in diverse località del territorio bergamasco. A esibirsi sarà l’Onda Ensemble, gruppo ormai collaudato formato da Silvia Lorenzi (soprano), Stefano Gatti (pianoforte) e Stefano Bertoli (percussioni).

Il primo appuntamento sarà domenica 30 giugno in piazza Agliardi a Cologno al Serio per proseguire sabato 13 luglio al parco Biali a Monasterolo Del Castello, domenica 14 luglio in piazza Santissimo Redentore a Sarnico, venerdì 23 agosto in piazza dell’Orologio a Clusone, sabato 24 agosto a Sant’Omobono Terme, alla chiesa Santa Maria Immacolata in Selino Basso e venerdì 30 agosto a Villa d’Almè, all’Arena Papa Giovanni. Per concludere, l’ultima esibizione sarà sabato 31 agosto a Ponte San Pietro, a Passaggio Toscanini.

Il programma prevede: Schubert – Der Jungling an der Quelle, Respighi – Pioggia, Dvorak – Canto alla luna, dall’Opera “Rusalka”, Schubert – Ave Maria, Melodia Gregoriana – Ave Maris Stella, Spilman – Flow gently sweet Afton, Gian Leonardo Dell’Arpa – Villanella ch’all’acqua vai, Mancini – Moon River, Frustaci e Macario – Camminando sotto la pioggia, Anonimo – Sia maledetta l’acqua stammatina (Campania), Anonimo – L’acqua de la funtana (Puglia), Anonimo – La bella la va al fosso (Lombardia) e Bertoli-Gatti-Lorenzi – Acqua e basta.

“Onda Ensemble”, quindi, riproporrà gran parte dei brani apprezzati lo scorso anno, integrando il repertorio con tre nuove canzoni. La prima è dedicata al ume Afton, reso celebre da Robert Burns, dove il poeta e compositore scozzese sembra porre al centro il torrente, quando invece ogni strofa dei suoi versi è rivolta all’amata Mary.

La seconda novità ci rimanda ai programmi musicali Eiar, quando spopolava il Trio Lescano con brani tipo “Camminando sotto la pioggia”, scritta e musicata, oltre che dal Maestro Frustaci, da quell’Erminio Macario volto noto e artista della risata.

La terza novità, al momento coperta da riserbo assoluto, è “Acqua e basta”, canzone scritta e musicata proprio dai componenti dell’ensemble. Il titolo vuole essere “un inno all’acqua che comincia come una fresca carezza e conclude nell’entusiasmo di mille spruzzi”.
Sempre due, invece, i modi di cantare e raccontare l’acqua:
– come metafora moderna nella liederistica europea, tra ne Settecento e inizio Ottocento, soprattutto attraverso l’opera di Franz Schubert, come di Ludwig van Beethoven, sia pure attraverso un arrangiamento rivisitato di questo genere, in quel tempo considerato troppo “popolare”;
– come bisogno e necessità nei canti popolari (antichi stornelli e lastrocche), dove l’ironia si miscela ad un pessimismo atavico per le proprie condizioni materiali, mentre il buon umore, invece, si alimenta spesso nei balli vorticosi che fanno da cornice nelle feste di paese, da nord (La bella la va al fosso) a sud (L’acqua de la funtana) dell’Italico stivale.

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