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Maggio

I Talking strings a Bergamo: nuovo concerto jazz dedicato a Lotto, Moroni e a Colleoni

Evento Terminato

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Maggio

Talking strings

Dado Moroni pianoforte
Luigi Tessarollo chitarra

Quello dei Talking strings è il terzo dei sette concerti dedicati a Bartolomeo Colleoni, Lorenzo Lotto e Giovan Battista Moroni a cui sono riferiti altrettanti percorsi artistici culturali in territorio bergamasco, creati da Marco Buscarino e ispirati a quelli da lui pubblicati per la rivista Touring Magazine organo del Touring Club Italiano. Ad ognuno di questi personaggi sono dedicate tre originali rassegne di concerti di musicisti jazz della scena nazionale e internazionale da aprile a giugno 2019, a cura di Marco Buscarino e del Jazz Club Bergamo, che si svolgeranno nei luoghi storici della città di Bergamo: Porta Sant’Agostino in città alta, Piazzetta Bergamo Centro nel cuore della città bassa. ll concerto di questa sera, si terrà nella Sala sopra la Porta delle mura venete, patrimonio UNESCO, denominata S. Agostino, ed è dedicato alla eminente figura di Lorenzo Lotto a cui è riferito un percorso artistico culturale in territorio bergamasco, creato da Marco Buscarino e ispirato a quello da lui pubblicato per la rivista Touring Magazine organo del Touring Club Italiano. Dal palco degli eventi, verrà illustrata da un’attore professionista, mediante un’apposita regia che integra la narrazione alle immagini, quale importante connessione esista fra il pittore veneziano e il territorio bergamasco in cui visse e operò, anche in riferimento alle opere artistiche da esso realizzate e presenti nel capoluogo orobico e nella sua provincia. I testi e le immagini inseriti nello svolgimento del concerto sono a cura di Marco Buscarino. Il concerto jazz vedrà la partecipazione di Talking strings duo composto da Dado Moroni e Luigi Tessarollo ci accompagnano in un viaggio virtuale nel magico repertorio dell’American Songbook interpretando le composizioni più belle e indimenticabili di personaggi come Gershwin, Ellington, Porter, Rodgers, Kern, Berlin, etc. filtrate attraverso le proprie personali esperienze per un mix fresco, attuale e soprattutto imprevedibile come nella migliore tradizione dell’improvvisazione jazzistica.
I due musicisti sono accomunati dall’interesse e dalla predilezione per l’arte del duo e lo hanno ampiamente dimostrato nei propri percorsi artistici, in precedenti progetti discografici e con un’intensa attività live. Il plusvalore di questo duo risulta proprio dall’abbinamento inusuale tra due strumenti quali il pianoforte e la chitarra.
La musica Jazz ha sempre presentato formazioni insolite: sin dagli anni ’20 alcune eccezioni segnano la storia come, ad esempio, il duetto Louis Armstrong-Earl Hines (tromba-piano), la collaborazione tra Duke Ellington e Jimmy Blanton (piano-contrabbasso) o il duo del pianista/chitarrista Slim Gaillard col bassista Slam Stewart.
Nel 1962 il chitarrista Jim Hall e il pianista Bill Evans si ritrovano in studio per registrare “Undercurrent”, un album meraviglioso e storico, segnato da un’essenzialità, leggerezza ed eleganza uniche, per poi ripetere l’esperienzanel 1966 con “Intermodulation”.
La drammatica scomparsa di Jim Hall, avvenuta nel dicembre 2013, crea l’ispirazione per realizzare questa nuova unione: Dado, pianista d’ineguagliabile sensibilità e competenza, grande ammiratore e conoscitore
della chitarra jazz e Luigi, profondo estimatore del grande Jim Hall e al quale non a caso, già nel 2002, fu commissionato dall’etichetta discografica DDQ un cd con Stefano Bollani su Evans e Hall, offrono in un contesto attuale e personale la loro concezione e interpretazione del rapporto tra i due strumenti, basato sulla qualità e l’intensità del messaggio musicale.

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