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A Seriate omaggio a Gaber e Luporini

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Dopo i successi ottenuti con “Il cielo e lo sfacelo”, “Siam Moderni” e “Drin Drin del Sinto Satira Sclab”, una vera grande sfida attende i due artisti seriatesi Francesco Assolari e Giovanni Stucchi.

”A testa in su”… teatro- canzone di Gaber – Luporini è la proposta e invito dell’Associazione “IL Greto “di Seriate per sabato 2 marzo alle 20.45 al teatro Aurora in via del Fabbro 5.

A Seriate omaggio a Gaber e Luporini

Non solo la passione e il divertimento la fan da padrone nel Duo Assolari – Stucchi, ma volontà e sensibilità nell’ affrontare temi sociali e quotidiani attraverso testi e musiche originali nel teatro-canzone, hanno rappresentato in loro e negli anni quel giusto mix che li ha portati all’inimitabile Signor G e all’ amico inseparabile Sandro.

Con “A testa in su”, spettacolo di coppia e dialogo in musica tratto da “Anche oggi non si vola”, emergono contraddizioni e cambiamenti del vivere quotidiano, dalla cultura alla politica, dalla scuola alla famiglia, una sconcertante realtà ancora attuale dopo quarantacinque anni, provocatoria e colma di riflessioni…sull’individuo, coppia e società.
Sempre per chi vuol riflettere ovviamente.

Un duo vincente quello di Gaber e Luporini, nei valori condivisi della vita e non solo artistici…

Gaber ricordava così l’amico:” Un pittore maestro d’estetica. Iniziammo a scrivere insieme e per gioco, nel divertimento arrivarono a sorpresa anche i primi risultati, solo dopo apparsi evidenti, seppur non vennero per sua scelta, mai firmati da lui, come “Barbera e Champagne” e “Così Felice”. Idee e spettacoli nascevano in quel di Viareggio, dove abitava Sandro: Lui con l’apporto letterario e io quello teatrale e musicale, tutto in una condivisone totale, io più vibrante, quello che tira il gruppo e va sul palco, Sandro più appartato…quasi spirituale. Io in giro per il mondo, Sandro non viene nemmeno agli spettacoli e, quando in teatro lo presento e lo cerco tra il pubblico, tutto risulta vano…lui non c’è.

Luporini ancora oggi: “Io e Giorgio abitavamo vicini a Milano e frequentavamo lo stesso Bar, lui cantante e io pittore. Ci siamo aiutati, dati una mano… io andavo a vedere le sue esibizioni seppur raramente, spesso mi nascondevo tra il pubblico e lui partecipava alle mie mostre di quadri. Giorgio era un ragazzino diciannovenne, magro come un chiodo, cantava il rock inglese e io, pur non capendo nulla, rimasi folgorato dalla sua energia. A poco a poco si iniziò a parlare, a condividere i nostri pensieri, le nostre idee, via via sempre più fino a raggiungere quella collaborazione che negli anni diventò solidissima e inscindibile. Lavorare con Giorgio era facile, momenti unici nello scrivere canzoni e preparare spettacoli musicali e teatrali. Entrambi stimolati e circondati all’esterno da un fermento enorme, i giovani erano parte attiva nel sociale e nella politica, si viveva e si correva tutti insieme come su un treno strapieno di materiale di discussione, dal divorzio all’aborto. Nell’aria un brusio continuo dove le masse esprimevano segnali precisi: attorno a questi temi allestivamo i nostri spettacoli sapendo di aver messo tanta carne in tavola e che i giovani avrebbero addentato.

Assolari e Stucchi ci provano con grande professionalità e entusiasmo, ma soprattutto vogliono rilanciare in un dialogo musicale e spassoso, alcuni temi rimasti chiusi nelle menti di molti di noi e per molti anni ancora fermi alla ricerca di risposte. Certo, una serata per i Grandi Giorgio Gaber e Sandro Luporini, ma una serata per tutti da vivere con i nostri artisti. Essere numerosi…in questa sfida…è la migliore risposta.

Angiolino Pedrini

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