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Seriate commemora il Giorno del Ricordo

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Seriate commemora il Giorno del Ricordo, che vuole «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”, come riporta la legge 30 marzo 2004, istitutiva di questa giornata nazionale, celebrata il 10 febbraio. La ricorrenza, promossa dall’Amministrazione comunale e dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, sarà venerdì 8 febbraio.

“Anche quest’anno a Seriate si ricordano i martiri delle Foibe e i sopravvissuti – dichiara il sindaco Cristian Vezzoli -. Invito i cittadini a partecipare a questo momento per rendere memoria a tutti gli italiani che, alla fine della seconda guerra mondiale, solo perché italiani, furono costretti ad abbandonare le proprie case e terre per evitare i campi di concentramento o gli stermini di massa. È una pagina drammatica della storia moderna che non può essere né taciuta né dimenticata”.

Il programma di venerdì inizia alle 9.30 con la celebrazione della santa messa nella chiesa parrocchiale del SS. Redentore, a seguire il corteo verso il cimitero, dove sarà deposta la corona d’alloro al cippo realizzato in ricordo dei martiri delle Foibe. Al termine, il corteo si dirigerà in Comune: in sala consiliare, alle 11, si terranno i saluti del sindaco Cristian Vezzoli e della prof.ssa Maria Elena Depetroni, presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. A chiudere la giornata l’intervento degli studenti della classe 4^ ASC dell’Istituto Ettore Majorana, in collaborazione con alcuni studenti del progetto musicale.

La commemorazione del Giorno del Ricordo prosegue domenica 10, alle 21, con la proiezione, al Cineteatro Gavazzeni, del film «Red Land» (Rosso Istria) di Maximiliano Hernando. Ingresso gratuito. La proiezione, promossa in collaborazione con i gestori del cineteatro, è inserita nella rassegna teatrale «Il filo della Storia», ideata dall’Assessorato alla Cultura e pensata per non dimenticare. Apertasi venerdì 18 gennaio con «Vuoto di memoria» con Tiziano Ferrari e Livio Remuzzi, proseguirà il 28 febbraio, e non più il 2 marzo, con Laura Curino in «Scintille», per chiudere il 30 marzo «Bum ha i piedi bruciati» di e con Dario Leone. Oltre ai tre spettacoli anche la proiezioni del film che racconta la storia di Norma Cossetto, giovane studentessa istriana, laureanda all’Università di Padova, barbaramente violentata e uccisa dai partigiani titini avendo la sola colpa di essere Italiana e figlia di un dirigente locale del partito fascista.
«Fare memoria non può essere un pretesto per riaccendere dei rancori – dichiara l’Assessore alla Cultura Ester Pedrini -, ma deve essere l’occasione per conoscere il passato ed evitare che si replichi. Ogni anno l’Assessorato ha posto attenzione al giorno del Ricordo, che ha l’importante compito di far ripensare a quanto sia facile degenerare nell’odio più bieco e cieco, e l’abbiamo fatto attraverso il linguaggio dell’arte con rappresentazioni cinematografiche e teatrali. Quest’anno torniamo al format cinematografico con la proiezione del film Red Land, piccolo ed importante contributo per riannodare il filo di una storia passata, che non può essere dimenticata, per tessere nel modo migliore il filo della storia futura».

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