Immergersi nella vita quotidiana di un paese bergamasco novecentesco attraverso la rappresentazione delle statuette del presepe. È questa l’esperienza che il visitatore può compiere scendendo alcuni gradini sotto l’abside della chiesa parrocchiale di Almenno San Bartolomeo, dove è presente la mostra permanente del presepe del comune imagnino. Realizzato circa trent’anni fa, il presepe, che nel 2016 ha ospitato il congresso internazionale dell’ UniversalisFoederatioPraesepistica (UN.FOE.PRAE), presenta cinque diorami indicanti con statue di gesso realizzate dall’artista di Caltagirone (CT) Paolo Biondo scene indicanti la vita di Gesù ed una ricostruzione di un villaggio contadino ottocentesco della campagna bergamasca, dove sono presenti statue in legno di circolo realizzate da Henric Demetz, scultore originario di Ortisei (BZ). I diorami, che compongono il presepe propriamente detto, propongono come ambientazione alcuni luoghi tanto cari agli almennesi : “ L’ambientazione, ricercata e voluta, è tratta dal nostro territorio – spiega Marco Agazzi, membro del gruppo “Amici del Presepio di Almenno San Bartolomeo” – Nel diorama in cui è presente l’angelo con i pastori, si può notare la presenza del tempio di s. Tome’ mentre nel diorama della natività in lontananza si può scorgere la chiesa parrocchiale di Almenno San Bartolomeo e la chiesa di Barlino”.
Come anticipato, assieme allo stesso presepe, si può visitare luna ricostruzione di un villaggio contadino bergamasco, dove sono presenti statue a grandezza naturale ed ambienti tipici di una cascina del XIX secolo, che mantiene comunque un significato tipico del presepe : “ Nella falegnameria – abitazione il falegname, intento nel lavoro al bancone (che ci ricorda il falegname Giuseppe), guarda la giovane donna che lavora la maglia ( che ci ricorda Maria ) ed il piccolo bambino seduto al tavolo (Gesù), intento a fare i compiti. Ed ancora il fabbro (un cittadino di Almenno S.B. scomparso qualche anno fa ) ed il piccolo di bottega che insieme lavorano, sino alla anziana signora che prima di coricarsi per la notte recita il rosario – prosegue Agazzi – Scene tutte queste che si snodano con un unico filo conduttore che lega il concetto di famiglia – casa – lavoro “.
Il presepe rimarrà aperto da domenica 24 dicembre a domenica 7 gennaio dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30 nei giorni festivi e dalle ore 14.30 alle ore 18 nei giorni feriali. L’ingresso è libero ed è possibile accedervi dall’ingresso posto in Piazza Don Angelo Pezzoli.
Marco Cangelli
