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Memoria, Gabriele Laterza a Ciserano con “Il cielo era muto”

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Martedì 22 gennaio alle 20.45 alla sala civica di Ciserano debutterà “Il cielo era muto – La Shoah nella testimonianza di Elie Wiesel e Francesco Guccini”, spettacolo di narrazione proposto in occasione della giornata della memoria.

Narrazione e lettura scenica sono di Gabriele Laterza, accompagnato al violino da Carlo Tavazzi.

Questo lavoro teatrale, patrocinato dalla Società Dante Alighieri, rientra nel progetto “Ad alta voce”, promosso da Gabriele Laterza.

C’è bisogno di tornare all’uomo. E c’è bisogno di tornarci insieme.
Il progetto prevede che un libro o un tema siano proposti attraverso un racconto dal tono colloquiale e con la lettura scenica dei testi. Leggere gli scrittori di sempre per tornare a riflettere e ad emozionarsi sui sentimenti tipici dell’uomo di ogni tempo. E leggere ad alta voce per riflettere ed emozionarsi insieme.
“Per fare comunità”.

Lo spettacolo racconta l’olocausto attraverso la lettura scenica degli episodi più suggestivi di La notte, di Elie Wiesel, Premio Nobel per la pace, morto nel 2016 e che, appena quindicenne, con la sua famiglia e con altre migliaia di Ebrei, fu deportato dall’ Ungheria ad Auschwitz.
La narrazione è la drammatica testimonianza della perdita di fiducia nell’umanità e, ancora di più, dello smarrimento di quella profonda fede in cui il protagonista era cresciuto: dov’era Dio, mentre gli uomini soffrivano pene indicibili e morivano in modi così inumani nei campi di sterminio nazisti?
Gli episodi di La notte si intrecciano con la lettura di alcune delle canzoni più note di Francesco Guccini, ad esempio Auschwitz. Queste canzoni, e a maggior ragione La notte di Wiesel, che è uno dei capolavori dell’olocausto, insieme a Se questo è un uomo e al Diario di Anna Frank, sono così una trincea di resistenza etica, umana e civile, a partire dalla necessità di voler capire e ricordare l’olocausto.
Durata dello spettacolo: un’ora e quindici minuti

Gabriele Laterza

Gabriele Laterza da un decennio è autore di progetti artistici, in cui è narratore e voce recitante.

Nel progetto Parole note è affiancato di volta in volta da musicisti come Savino Acquaviva, Fabio Alberti, Stefano Bertoli, Tiziana Moneta, Fabio Piazzalunga Gabriele Rota, Mario Rota e Giuliano Todeschini.
Con il progetto Ad alta voce Laterza racconta e legge in forma scenica i classici di ogni epoca: convinto che ci sia bisogno di tornare all’uomo, per diffondere un rinnovato umanesimo.

Sempre con un’amplia partecipazione di pubblico e la costante attenzione della stampa, i singoli spettacoli sono stati realizzati nelle sedi più note di Bergamo, la città in cui Laterza vive, come la Sala Tremaglia del Teatro Donizetti, la Sala Piatti e la Casa Natale di Donizetti in Città Alta, la Basilica di Sant’Alessandro in Colonna, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, l’ex Monastero di Astino. Fra le sedi non locali, particolarmente importanti sono stati eventi realizzati a Roma, Bologna, Vicenza, Bobbio e al Teatro Dal Verme di Milano.

Gabriele Laterza, laureato con lode in Lettere all’Università degli Studi di Parma, si è per qualche anno dedicato alla ricerca, collaborando con la sua Università e con una rivista specializzata: è stato quindi autore di alcune pubblicazioni.
Vincitore di concorsi a cattedra, è docente di Lettere in un Liceo scientifico e insegna per Terza Università di Bergamo.
Collabora con l’Università di Bergamo.

Foto di Valerio Rota Nodari photography

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