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La pop art a sostegno della lotta contro la droga, a Treviglio mostra personale di Antonio Fomez

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Dal 30 settembre al 9 ottobre a Treviglio allo Spazio Meno Uno, in piazza Garibaldi sarà inaugurata la “Miniantologia” dell’artista Antonio Fomez promossa dall’Aga (associazione genitori antidroga) di Pontirolo Nuovo.
L’inaugurazione si terrà venerdì 30 settembre alle 18 e sarà aperta tutti i giorni dalle 15 alle 19. La mostra propone un’esposizione personale di venticinque opere di pittura e scultura di uno degli artisti considerati fra i pionieri della pop art italiana che con l’Aga ha uno stretto rapporto. Da ormai vent’anni Fomez, nato a Portici (Napoli) nel 1937 ma milanese di adozione, cura il laboratorio “Arte e Terapia”: è una tappa del percorso terapeutico seguito dagli ospiti della comunità residenziale dell’associazione per superare i loro problemi di tossicodipendenza. Un impegno non facile che l’artista ha saputo affrontare grazie all’esperienza di insegnamento accumulata durante la sua carriera di insegnante di arte in vari ordini di scuola fra cui l’accademia di belle arti di Brera: “È per ringraziarlo dell’impegno e dello spessore umano che ha dimostrato collaborando con noi per tutto questo tempo – afferma Enrico Coppola, presidente dell’Aga – che abbiamo deciso di promuovere questa sua esposizione personale: siamo convinti che permetterà anche alla Bergamasca di conoscere meglio l’attività di questo artista”.
Le 25 opere appartengono a vari periodi della produzione di Fomez: dalle realizzazioni degli anni ’60, quando in Italia è stato tra i pionieri della pop art, ai cicli pittorici, come la rivisitazione da Ruoppolo, Courbet e Velazquez; dalle sculture bronzee del ciclo “Serpenti & Parenti” fino alle ultime opere, realizzate dopo il 2012, dal titolo “Tra pop e kitsch”.
Venerdì sarà presentata la monografia intitolata “Antonio Fomez, Il percorso di un artista”, a cura di Claudio Cerritelli, all’interno della quale sono pubblicati i testi dei critici d’arte Maurizio Vitiello, Walter Guadagnini, Umberto Eco, Renato De Fusco, Edoardo Sanguineti e Gillo Dorfles. Il volume, per l’intero periodo di apertura della mostra, sarà acquistabile al prezzo di 20 euro. Tutto il ricavato andrà a favore dell’Aga con la quale Fomez, nonostante i suoi 79 anni, continua a lavorare con la stessa passione di quando ha iniziato vent’anni fa: “E il motivo – spiega l’artista- è che anch’io mi arricchisco stando assieme ai suoi ospiti. Non bisogna certo pensare che tutti hanno talento. Ma questo fatto non è importante. Lo è che, attraverso le loro opere, riescono ad esprimere, a volte più che con le parole, cosa stanno provando durante il duro cammino di recupero che stanno compiendo”. Fomez fino all’11 dicembre parteciperà, a Parma, nella sede della fondazione Magnani Rocca anche alla mostra “Italia Pop l’arte negli anni del boom”, che raccoglie le opere dei principali artisti della pop art italiana, curata da Stefano Roffi e Walter Guadagnini.

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