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“La famiglia dell’antiquario”, ad Albegno la Gilda delle Arti porta in scena Goldoni

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Sabato 4 maggio al teatro di Albegno di Treviolo alle 20.45 la Gilda delle Arti porterà in scena lo spettacolo “La famiglia dell’antiquario”, tratto dalla celebre opera di Goldoni.

La Famiglia dell’Antiquario è una commedia di Carlo Goldoni, scritta nel 1749. La trama ha per personaggi alcune delle più famose maschere della Commedia dell’Arte, come Arlecchino e Colombina, ed è un rocambolesco intreccio di fraintendimenti, inganni ed equivoci. Al centro della vicenda ci sono due donne costrette a vivere sotto lo stesso tetto, la suocera Isabella e sua nuora Doralice, che si contendono il titolo di padrona di casa. Lo spettacolo è interpretato dagli attori della compagnia La Gilda delle Arti in una riduzione di circa un’ora e mezza. La pièce è pensata per un pubblico composto da famiglie, ma è adatta a tutti gli spettatori che abbiano voglia di divertirsi con un testo d’autore e con le maschere della Commedia dell’Arte.

IL LAVORO SU GOLDONI

L’idea di mettere in scena “La Famiglia dell’Antiquario” nasce dalla collaborazione della compagnia con i comuni di Osio, Verdellino, Boltiere e Ciserano, che hanno commissionato nel 2018 a La Gilda delle Arti una rassegna sul tema della Commedia dell’Arte. La scelta della compagnia è stata quella di lavorare esclusivamente sulle opere di Carlo Goldoni, poeta e drammaturgo che ha vissuto e guidato il passaggio del teatro che produceva solo commedie “dell’Arte” al suo rinnovamento e alla modernità.

La Gilda delle Arti lavora sui testi originali con rispetto, ma anche con la freschezza e l’entusiasmo di un gruppo di giovani che ha trovato nelle grandi opere del passato il modo di esprimere valori che ancora oggi, a distanza di più di due secoli, fanno immedesimare, sospirare e divertire il pubblico. Lo stile di lavoro è quello di assimilare il copione per poi rielaborarlo in una chiave sensibile ai gusti degli spettatori dei nostri tempi: innanzitutto, si rinuncia alla resa integrale dell’opera, e la si riduce a un massimo di 80 minuti, per non rendere l’appuntamento con il teatro un onere gravoso in termini di tempo. In secondo luogo si lavora sulla lingua, nel tentativo di ammodernarla senza perderne il piglio. E, infine, ci si diverte a creare nuovi lazzi e situazioni comiche volte a coinvolgere ancora di più gli spettatori, per dare l’impressione che lo spettacolo sia stato scritto proprio per loro.

Adattamento: Miriam Ghezzi
Regia: Marzia Corti e Sara Arnoldi
Durata: 80 minuti circa
Cast: Nicolas Adobati, Giovanni Aresi, Sara Arnoldi, Marzia Corti, Tiziana Cortinovis, Giovanni Fiorinelli, Valeria Padilla, Daniele Tirloni, Stefano Tirloni
Direzione artistica: Nicola Armanni

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