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“Il mio nome è Lucy. L’Italia del XX secolo nei ricordi di una transessuale”

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In occasione della Giornata della Memoria, il Comitato Bergamo Pride organizza la presentazione del libro “Il mio nome è Lucy. L’italia del XX Secolo nei ricordi di una Transessuale” di Gabriella Romano, con la presenza dell’autrice. L’appuntamento è lunedì 27 gennaio alle 18 alla sala civica “Laura Bassi” di Bergamo, in via Mazzini, 6.

Lucy raccontata da Gabriella Romano

Il libro tratta di una microstoria raccontata a fatica, perché Lucy ha fatto uno sforzo di volontà notevole per aprirsi al mondo, a Gabriella Romano in particolare, a testimonianza della drammaticità degli eventi e della difficoltà di fare i conti con la propria biografia personale.
Ci sono persone che testimoniano con meno difficoltà ciò che gli è capitato nei campi di concentramento, altre invece sono molto più reticenti. Qui sta il fascino di quella fiducia che si instaura fra chi riesce a trovare la forza per la condivisione e la sensibilità di chi arriva al momento giusto per coglierla.
Ne viene fuori una confessione senza veli, in quanto Il mio nome è Lucy di Gabriella Romano dimostra come la persone timide alla fine siano le croniste più fedeli e veritiere del loro vissuto.

Il coraggio di narrarsi

Infatti quella di Lucy è una storia umile, autentica, con i suoi alti e bassi, giocata sempre a carte scoperte in faccia all’ipocrisia di un mondo e di un paese che ha scelto a lungo di far finta che certe cose non fossero successe, che non fossero mai esistite. Come ad esempio il fatto che agli omosessuali nei campi di sterminio venissero riservate le mansioni più gravose e degradanti, come raccontatoci anche dal sopravvissuto Pierre Seel.

Il transcausto

La presentazione con Gabriella Romano, autrice del libro Il mio nome è Lucy, è un’occasione preziosa per affrontare il tema dell’omocausto, e, più in particolare, del transcausto. Le persecuzioni e lo sterminio della comunità transgender da parte del regime nazista è una realtà spesso trascurata e sottaciuta. Questo incontro è l’occasione per squarciare il velo su una vita unica che racchiude tante altre vite al suo interno e che nella sua unicità ci consente di capire meglio chi siamo noi e comprendere il secolo appena trascorso.

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