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Gusto e tradizione: a Covo sagra del raviolo nostrano

Evento Terminato

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A Covo torna la sagra del raviolo nostrano. L’appuntamento è alla cooperativa 25 aprile, in via dei Caduti 28 (vicino alla banca e al monumento dei Caduti).
La sagra sarà aperta con servizio ristoro:
– sabato 7 ottobre solo a cena dalle 19;
– domenica 8 solo a pranzo dalle 12;
– lunedì 9 solo a cena dalle 19;
– sabato 14 solo a cena dalle 19;
– domenica 15 solo a pranzo dalle 12.

Quest’anno alla fine della settimana di lavoro di circa venti volontari (tra cui un novantenne e diversi ultrasettantenni), con 160 kg di carni, 170 kg di farina, 1.500 uova si sono preparati oltre cinquantasettemila ravioli, tutti per la festa.

La sagra del raviolo nostrano di Covo ha ridato vita a una tradizione di sicure origini contadine, ma difficilmente databile, forse fine ottocento/inizio novecento.
La sagra del paese, è la seconda domenica di ottobre e sicuramente questa data è dovuta alla voglia di festeggiare la fine delle interminabili giornate di lavoro nella campagna, regolate dalla luce del sole, orario:dall’alba al tramonto.
La festa ha avuto il suo periodo di maggiore partecipazione negli anni dell’immediato dopoguerra e del boom economico, dove quasi tutti andavano per trattorie, a gustare i ravioli e gli arrosti.
E di trattorie ce n’erano diverse, più di dieci, per un paese di 2mila abitanti.

Tra le curiosità c’è sicuramente la tradizione che voleva alcuni giorni riservati a specifiche professioni e attività per esempio il lunedì era giorno riservato ai contadini, il martedì ai commercianti, e comprendevano anche maniscalchi, fabbri e altri artigiani.
E cosi funzionava la festa, per una settimana coinvolgeva tutte le professioni del tempo.
Questo almeno è quello che si racconta, non è dato, per ora di trovare testimonianza scritta.
Negli anni 80 un gruppo di volontari nei locali della Cooperativa 25 aprile ha ridato vita alla tradizione e dai circa tremila ravioli della prima edizione siamo ai quasi cinquantamila di questa 33esima sagra.

Le donne si sono tramandate le precise quantità e rapporto di combinazione di carni bovine e suine, così come di prosciutti e mortadella, tutti di prima scelta, grana stagionato al punto giusto e spezie distribuite da mani esperte.

Ogni anno il rito si rinnova e dagli enormi pentoloni esce un ripieno delicato, ma dal sapore preciso, e dall’impastatrice e dalla sfogliatrice una pasta fine con tanti tuorli d’uova per ogni chilo di farina, e poi sono le mani esperte e precise che riempiono gli stampi da tre dozzine, per ultimo il ritaglio sempre manuale di uno per uno dei ravioli e tutto è pronto.

Nelle tre serate, oltre alle domeniche a mezzogiorno, di festa, in un’ampia sala, si potranno gustare oltre ai ravioli, con burro alla salvia versato, anche antipasti a base di salumi nostrani (salame e pancetta prodotti e stagionati dai norcini di Covo) e verdure preparate in maniera casalinga appositamente come peperoni in agrodolce, zucchine marinate e formaggio salva cremasco in insalata lombarda.

E poi i secondi a base di arrosti casarecci (vitello, porchetta, quaglie con la pancetta e la salvia), bolliti misti (cappello del prete, lingua salmistrata, cotechini, accompagnati da salsa verde),
assortimento di formaggi vaccini di un’azienda agricola di Covo, formaggi caprini di un’azienda agricola di Bariano accompagnati al grana padano di un’azienda agricola di Cividate, tutti formaggi nostrani con i sapori del territorio della bassa bergamasca.
Se c’è ancora spazio ci sono torte casarecce assortite preparate da un panificio locale per la sagra.

Ad accompagnare il tutto, vini doc: piemontesi Nebbiolo e Langhe Rosso Riserva e piacentini Ortrugo e Malvasia secco bianchi, e per i rossi Barbera e Bonarda e Gutturnio fermo.

I prezzi sono popolari.

È consigliata la prenotazione telefonando al numero 036393644 – 3335292989 – 3388581633.
I ravioli si possono gustare solamente partecipando alla sagra e non vengono venduti separatamente crudi.

Il contributo della solidarietà quest’anno sarà devoluto alle popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto nel 2016.

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