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deSidera festival, a Gromlongo in scena “In nome della madre”

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Sabato 1° ottobre alle 21 alla chiesa parrocchiale di Gromlongo va in scena lo spettacolo teatrale “In nome della madre”, tratto dall’omonimo romanzo di Erri De Luca.
Cos’è stato il “Fiat” di Miriàm/Maria se non il viaggio nel corpo mistico/materiale della vita stessa?
E la storia di parto di Jashu e Maria assistito soltanto dal “cielo”?
La forza femminile pura e pericolosamente capace di creare e procreare ancora oggi vince il mondo consegnando alla storia i propri figli, nonostante tutto.
Miriàm/Maria è colei che andò contro la legge civile e morale del suo tempo per stringersi, nella sua solitudine/inquietudine tutta femminile di madre, alle sue convinzioni.
Lo spettacolo è un universo tondo, un cerchio sacro dove ruotano lei, il figlio, l’ annuncio dell’angelo e Joseph, l’uomo che attende il frutto del mistero. La voce è culla del messaggio universale mariano che ha inaugurato la Cristianità: un narrare il dischiudersi fortissimo della vita nel corpo femminile.
“Ogni qual volta un bimbo nasce nella “non violenza” e una madre lo partorisce “nel suo dolore”, con i suoi tempi e il “suo corpo”, nell’universo risuona un “grido d’amore”, che tocca ”l’alto dei cieli” e “i cuori degli uomini di buona volontà”. E poco per volta la guarigione ha inizio e si espande. Assieme alle donne…con il dolore delle donne…il mondo guarisce!”.
A osservare il racconto-lettura vi è “l’alto dei cieli”: il video di un gruppo di nuvole in movimento che si stagliano su un cielo azzurro. In scena l’ opera- installazione dello scultore Alfredo Pizzo Greco fa da contrappunto armonico: leggii – messaggeri, sentinelle dotate di ali che rimandano ad un’ aldilà poetico e possibile, segno di un incontro tra armonie celesti, mentre i libri combusti tratti dall’opera capitale la “Biblioteca di Alessandria” composta da 2069 libri “arrostiti”evocano il destino impermanente consacrato alla parola scritta.
Lo spettacolo è un omaggio all’ umana figura di Miriàm/Maria, al di là dell’”immaginetta” che ne abbiamo fatto, alla sua prorompente energia vitale ed alle parole “di corpo” e “di natura” che lo scrittore Erri De Luca è riuscito a formulare, con la speranza che il teatro possa iniziare al mistero (divino e umano) della sacralità della nascita.
Adattamento drammaturgico, regia e scenografia sono di Luna Pizzo Greco e Alessandra Corti; in scena Luna Pizzo Greco; opere/Installazioni di Alfredo Pizzo Greco; video e costume: DL/Compagnia Danzare Lunare; musiche di Camille e Deva Premal; una produzione: DL/Compagnia Danzare Lunare.
L’iniziativa è promossa da deSidera festival in collaborazione con la parrocchia.
L’ingresso è libero. Per avere ulteriori informazioni inviare un’e-mail a info@teatrodesidera.it oppure telefonare al numero 347.1795045.

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